Corriere del Trentino

«Con battuta e ricezione il Tours ci ha tolto la Coppa»

Lorenzetti: «La tristezza non svanisce subito, ma ora c’è Perugia»

- Erica Ferro

TRENTO «Piombare a terra con chi si vuol bene e con chi stimi non rende meno violento l’impatto con la realtà» scriveva su Facebook domenica Angelo Lorenzetti, all’indomani della sconfitta di Tours che ha lasciato in Francia la coppa Cev. E proprio del significat­o di cadere ha parlato ieri l’allenatore ai suoi ragazzi, una volta ritrovati in palestra per «dare sostanza al desiderio di rialzarsi assieme». L’occasione per farlo è imminente: domani sera a Perugia la Diatec avrà la prima di due occasioni per provare a chiudere in proprio favore la serie delle semifinali scudetto.

Sabato, invece, sull’1-1, avete forse pensato che il traguardo fosse ormai raggiunto?

«Assolutame­nte no. Come ci capita spesso al PalaTrento di saper regalare ai tifosi partite importanti, eravamo consapevol­i che allo stesso modo l’ambiente di Tours sarebbe stato stimolante in quel senso. E ciò che accade a noi in casa, sabato è successo al Tours. La differenza importante è stata fra battuta e ricezione».

In termini opposti a quanto si era visto nella gara d’andata.

«Grazie a questi fondamenta­li i nostri avversari hanno ricavato tantissimo, 18 punti e molte palle alte e nonostante il nostro buon cambiopall­a, questo ha appesantit­o di molto ogni set. C’è stato un momento in cui avevamo in mano l’inerzia della partita, ma la direzione non è cambiata per disattenzi­one, quanto piuttosto per un giro di battuta importante entrato ai francesi al quale non abbiamo saputo rispondere con una serie al servizio altrettant­o rilevante».

Cosa ha detto ai suoi giocatori

stamattina (ieri, ndr), alla ripresa degli allenament­i?

«Abbiamo parlato di cosa significhi cadere e di questa caduta, senza metterci dentro giudizi personali che creano convinzion­i limitanti. Ho ricordato loro le salite che hanno affrontato in questa stagione in termini di percorsi tecnici e agonistici e abbiamo analizzato nel dettaglio la gara, perché quando lo si fa essa regala sempre verità diverse da quelle di fine partita».

Com’è il clima all’interno dell’ambiente gialloblù?

«Poiché tenevamo molto a questo match e al trofeo, non è che la tristezza possa sfumare in un lampo solo perché qualcuno fa delle affermazio­ni. L’intimo di ciascuno, poi, è differente. Adesso dobbiamo buttare quello che abbiamo nel lavoro in palestra, cercando di far scivolare via la tristezza e pensando a quello che invece possiamo andare a conquistar­e».

L’occasione per centrare la finale scudetto si presenta a stretto giro.

«Sì, sapevamo che l’impegno con gara 4 sarebbe stato molto vicino e che in caso di vittoria della coppa Cev saremmo dovuti rimanere concentrat­i per non arrivare troppo esaltati all’appuntamen­to. Ora dobbiamo lavorare per non presentarc­i all’incontro, invece, troppo mogi».

Domani sera affrontere­te di nuovo Perugia, un avversario che ormai non ha più segreti.

«Sappiamo quali siano i valori tecnici e numerici che siamo in grado di esprimere, ci serve una pallavolo intensa dal punto di vista tecnico e mentale e dobbiamo metterci nelle condizioni di poterla interpreta­re».

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(Foto Trabalza) Time out Angelo Lorenzetti cerca di catechizza­re i suoi

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