Il gruppo seniores attacca Bezzi «Un dittatorello»
Manuali e Zampiccoli attaccano la commissaria e Bezzi. «Ricorso ai probiviri»
Guerra aperta dentro Forza Italia. La destituzione del gruppo seniores da parte della commissaria Elisabetta Gardini ha fatto infuriare l’ex consigliere comunale Giorgio Manuali, che annuncia il ricorso ai probiviri e attacca anche il consigliere regionale Giacomo Bezzi. Con Ettore Zampiccoli, parte infine la richiesta di una nomina locale per organizzare il partito in vista delle prossime elezioni.
TRENTO I seniores trentini di Forza Italia non ci stanno. Dopo la «defenestrazione», come la chiama Giorgio Manuali, subita recentemente dal comitato per mano dell’europarlamentare e commissaria regionale Elisabetta Gardini, serrano i ranghi e si preparano al contrattacco: «Faremo ricorso ai probiviri — annuncia Manuali, ex consigliere comunale — e se necessario anche una raccolta firme». A sostegno della richiesta di un «coordinatore regionale espressione del territorio». I seniores, per bocca dello stesso Manuali e di Ettore Zampiccoli chiedono a gran voce le dimissioni di Gardini, attesa domani in città.
La destituzione del comitato dei seniores, che peraltro aveva ricevuto la «benedizione» di Silvio Berlusconi a Villa Gernetto lo scorso marzo in occasione dell’incontro con i Seniores di tutta Italia, non viene dunque accettata passivamente: «Si tratta di una defenestrazione ingiustificata, ingiustificabile, ma principalmente immotivata — sostiene Manuali — Da quanto si evince dallo Statuto di Forza Italia, inoltre, Gardini non avrebbe il potere per sollevare i seniores, in quanto organismo autonomo a sé stante. È il comitato di presidenza che potrebbe farlo». Manuali ha chiesto via mail un appuntamento alla coordinatrice, attesa domani in città e riferisce che il presidente regionale del gruppo seniores Giuseppe Viola «ci prova da due anni inutilmente». Ma l’ex consigliere comunale di Forza Italia, già vice-coordinatore regionale e anche consigliere nazionale del partito, rincara la dose: «Il benservito è arrivato con una telefonata a Viola — denuncia — senza una spiegazione, senza un momento di confronto: non saprei se definirlo killeraggio politico oppure metodo da dittatorello nordcoreano».
Il riferimento è a Giacomo Bezzi e alla sua apologia della dittatura di Kim Jong-un espressa tramite Facebook (Corriere del Trentino di domenica). È il consigliere provinciale di Forza Italia il bersaglio degli strali di Manuali e Zampiccoli: «La sua gestione non è in grado di guidare il partito — accusa l’ex coordinatore provinciale di Forza Italia e capogruppo in consiglio comunale — Si tratta di un gruppo di persone autoreferenziale privo di prospettiva».
I due, nomi storici di Forza Italia in Trentino, si dicono preoccupati «per il basso numero di iscritti» e per il calo di consensi che ha portato le percentuali del partito a scendere dal 15% circa al 3% delle ultime elezioni. «È un problema grave che va risolto — suggerisce Zampiccoli — Riprendendo a fare politica sul territorio». Manuali, invece, spera nel presidente Berlusconi: «Se non vogliamo che Forza Italia in Trentino scompaia, qualcuno in alto deve decidere cosa voler fare di questa provincia e di questa regione» afferma.
«È mai possibile — aggiunge — che questa regione con la sua autonomia non sia in grado di palesare un commissario regionale che sia espressione del territorio?». La richiesta è chiara: Gardini faccia un passo indietro (magari a favore di Giorgio Leonardi secondo Manuali). «E lasci spazio a un commissario locale che prepari il partito ai prossimi appuntamenti elettorali» chiosa Zampiccoli. «Lo Statuto — conclude Manuali — a tal proposito parla di situazioni provvisorie e spero che Berlusconi dedichi attenzione al nostro caso».