«Gestione regolare, siamo fiduciosi»
Brandstätter assiste il sodalizio finito nel mirino della Guardia di finanza «Acquisiremo tutta la documentazione. Le norme sono state rispettate»
BOLZANO «Non c’è alcun dubbio che l’Ssv Bozen sia un’associazione sportiva dilettantistica e che come tale debba gestire la propria contabilità come ha fatto dal 2012 ad oggi». Lo afferma l’avvocato bolzanino Gerhard Brandstätter, che patrocina l’associazione presieduta da Evi Seebacher-Cazzanelli nella contestazione della richiesta del pagamento di sei milioni di euro di Iva non versata da parte dell’Agenzia delle Entrate. Anche se le trattative sono ancora all’inizio, il legale chiarisce immediatamente che il cuore del problema riguarda «il fatto dichiarire se l’associazione sportiva, in quanto non a scopo di lucro, sia o meno soggetta al pagamento dell’Iva» precisa Brandstätter.
Secondo la Finanza l’Ssv Bozen avrebbe infatti le caratteristiche di un ente a scopo di lucro e dunque come tale dovrebbe emettere fatture e non ricevute. «Dovremo svolgere tutte le verifiche del caso, e soprattutto analizzare nel dettaglio la documentazione per cercare di capire come esplicare al meglio i nostri argomenti difensivi» prosegue Brandstätter, che anticipa come un altro passo da fare in tempi brevi sia quello di «verificare tutti i precedenti». Per quanto riguarda le prime verifiche svolte il legale chiarisce che «non vi è dubbio che l’Ssv sia un’associazione senza scopo di lucro, e dunque, non essendo soggetta al pagamento dell’Iva, a mio avviso ha correttamente operato sino a questo momento» conclude Brandstätter.
La difesa «Società non soggetta a imposta»