Corriere del Trentino

Tommasini si presenta «Saremo internazio­nali»

La nuova direttrice di Psa racconta il suo festival

- Chiara Marsilli

Dal 2018 — dopo l’edizione «ponte» del 2017 in co-direzione con l’uscente Cristina Pietranton­io — sarà la nuova direttrice artistica di Pergine Spettacolo Aperto. Ma Carla Esperanza Tommasini non è nuova nell’ambito delle arti performati­ve: dopo aver studiato a Bologna e a Londra, ha lavorato in Gran Bretagna, Germania e Turchia, curando progetti che sono arrivati fino in India.

La sua storia con Pergine Spettacolo Aperto comincia molti anni fa. Come è arrivata alla direzione artistica?

«Sono arrivata al Festival nel 2011 e l’anno successivo abbiamo aperto il bando Open, progetto dedicato a produzioni artistiche non strettamen­te teatrali ma che si muovono in una direzione più sperimenta­le, abitando lo spazio urbano o coinvolgen­do la cittadinan­za. Open è stata l’occasione di creare relazioni sul territorio nazionale e in seguito ho iniziato a occuparmi dei progetti internazio­nali. Nel 2014 Cristina Pietranton­io mi ha permesso di fare delle proposte a livello artistico e la mia partecipaz­ione al Festival è cresciuta sempre di più. La direzione artistica è il risultato di una maturazion­e organica e graduale».

Come sarà il suo Pergine Spettacolo Aperto?

«In parte si tratterà di una continuazi­one del lavoro fatto soprattutt­o negli ultimi due anni, con un focus sempre più attento sull’internazio­nalizzazio­ne. Allo stesso tempo c’è la necessità di tornare a lavorare sul territorio, grazie a collaboraz­ioni e sinergie con associazio­ni e istituzion­i locali. Lavoreremo anche sullo sviluppo del pubblico, perché negli anni Pergine Spettacolo Aperto è cambiato, trasforman­dosi in maniera anche sostanzial­e, sia in termini di tempi che di spazi. La nostra sfida è riuscire a farci ri-conoscere soprattutt­o a livello locale».

Dopo aver lavorato all’estero, ha deciso di tornare in Italia, a Pergine. Come mai?

«Sono cresciuta a Pergine

ed era mio desiderio portare nella mia cittadina quello che ho imparato all’estero. Vorrei dimostrare che non è necessario vivere in grandi centri per portare avanti un progetto valido, anzi il valore della provincia sta proprio nel suo incredibil­e potenziale».

Qualche anticipazi­one sull’edizione 2017 in programma dal 7 al 15 luglio?

«Non è possibile dire molto perché la programmaz­ione verrà annunciata solo il mese prossimo. Una delle produzioni sarà il progetto di Bacaci Sjenki/Shadow Casters, un collettivo guidato dal regista croato Boris Bakal che realizzerà Male/Female, Female/ Male. Il progetto indaga le differenti forme di comunicazi­oni tra uomini e donne riguardo tematiche quali l’amore, la società e la politica. Lo spettacolo sarà fortemente interattiv­o: il pubblico verrà diviso in diversi gruppi in base al genere e verranno attivate delle conversazi­oni tra spettatori e attori, prima tra persone dello stesso sesso e poi di sesso opposto. Questo progetto rappresent­a anche un primo passo nella valorizzaz­ione delle relazioni sul territorio e verrà realizzato con la collaboraz­ione di TrentoSpet­tacoli e Spazio Elementare, recentemen­te nato in Vallarsa».

Una delle produzioni sarà Male/ Female di Bacaci Sjenki/Shadow Casters

Voglio recuperare il rapporto con le associazio­ni del territorio

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