Centrato da un sasso Muore un turista
Arco, tragedia sulla ferrata del Colodri. Il turista non aveva ancora indossato il caschetto
Stava preparandosi per la ferrata del Colodri, ma non ha fatto in tempo a mettersi il casco. È stato centrato in testa da un sasso ed è morto un turista di 58 anni di origini tedesche.
TRENTO Era esperto e attrezzato. Aveva con sé anche il caschetto per proteggersi, era proprio in procinto di indossarlo quando un sasso caduto dall’alto l’ha centrato sulla testa e ucciso. È bastato un piccolo frammento di roccia del diametro di cinque centimetri a uccidere l’alpinista, un turista tedesco di 58 anni, che si stava preparando ad affrontare la via ferrata del Monte Colodri, una delle più famose e frequentate nel territorio arcense. Una tragica fatalità. È difficile trovare un termine più adatto per descrivere quanto è accaduto ieri poco le 12.30 sul monte Colodri. Questa volta non si può parlare di imprudenza, non si può parlare di turisti sprovveduti. Klaus Gherard Borchers era tutt’altro. Prudente e attrezzato. Era arrivato in Trentino dalla Germania qualche giorno fa per trascorre una vacanza sul Garda. Difficile rinunciare alla ferrata del monte Colodri, uno dei più conosciuti anche oltreconfine. L’uomo era in compagnia di altre persone quando ha iniziato la via attrezzata. Aveva appena preso il casco per indossarlo quando la pietra si è improvvisamente staccata dalla parete rocciosa e l’ha centrato. L’uomo si è subito accasciato. I compagni, allarmati, sono accorsi in suo aiuto e hanno tempestivamente allertato la centrale del 118. L’intervento dei sanitari, insieme ai vigili del fuoco e alla polizia locale, è stato rapido. Da Trento si è alzato in volo l’elicottero e sono partite anche le squadre del soccorso alpino.
Ma per l’uomo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Il medico, verricellato sul posto insieme al tecnico di elisoccorso di Trentino Emergenza, non ha potuto fare altro che constatare la morte del turista tedesco. Una tragica fatalità. Successivamente i tecnici del soccorso alpino dell’area operativa del Trentino meridionali hanno provveduto al recupero della salma. La tragedia ha colpito tutti nella «Busa». Anche quest’anno, infatti, la parete che segue la via attrezzata è stata oggetto di una scrupolosa pulizia (in passato c’erano stati altri distacchi, che avevano anche spinto l’amministrazione comunale ad una chiusura temporanea della ferrata per permettere i disgaggi). Un’attività di prevenzione che, purtroppo, però, non può eliminare del tutto i rischi.
L’uomo, 58 anni, era insieme ad alcuni amici. Purtroppo vani i soccorsi La via è stata recentemente oggetto di un’attenta pulizia, ma i rischi restano