Corriere del Trentino

Papilloma virus, vaccinato il 59%

Trentino a metà classifica in Italia. Ioppi: proteggete­vi

- Stefano Voltolini

TRENTO «Il vaccino anti papilloma virus (Hpv) è utilissimo. Anche perché i tumori al collo dell’utero sono in aumento, per via delle abitudini di vita e sessuali». Marco Ioppi, ginecologo e presidente dell’Ordine dei medici trentini, fornisce alcune precisazio­ni di carattere sanitario in merito alla questione toccata dalla trasmissio­ne Report, su Raitre. In Trentino, come riportato dai dati ministeria­li sul Corriere della Sera di ieri, la copertura è al 59,2%, poco al di sopra della media italiana (56,3%). Dieci regioni — in testa la Toscana con il 73,2% — fanno meglio. In coda l’Alto Adige con il 27,8%.

«In generale — esordisce Ioppi — direi che il vaccino è ritenuto un fattore protettivo, a beneficio non solo delle femmine ma anche dei maschi, per contrastar­e i tumori all’apparato genitale e al cavo orale, dato che il virus è ubiquitari­o». Il presidente dell’Ordine dei medici valuta le cifre sulla copertura. «L’avvio della diffusione del vaccino è stato stentato. Anche perché viene offerto alle ragazze di 12 anni, essendo una protezione da applicare prima dell’inizio delle attività sessuali. Ma questa soglia di età è calcolata sulla popolazion­e americana, che ha abitudini diverse. Nella nostra realtà in quel periodo di vita le famiglie hanno preoccupaz­ioni diverse. A parte ciò, molte mamme hanno cominciato a seguire le indicazion­i dei pediatri».

Secondo Ioppi quindi la risposta al vaccino in provincia è positiva. Il presidente dell’Ordine non entra nel merito delle polemiche su Report. La trasmissio­ne, che si è attirata le critiche delle autorità sanitarie e di numerosi esponenti politici (ricevendo la difesa dei 5 stelle), è partita da un reclamo di ricercator­i indipenden­ti danesi, a sua volta raccolto da un organismo di vigilanza. Per Sigfrido Ranucci, curatore del programma dopo l’addio di Milena Gabanelli, «la farmacovig­ilanza non funziona».

La ministra Lorenzin tuttavia ha parlato di «grave disinforma­zione». «Si è passati — continua Ioppi — dall’andare a denigrare i vaccini nella loro interezza a parlare ora di aspetti collateral­i. Siamo di fronte a una posizione ideologica. Si dimentica che i vaccini hanno salvato innumerevo­li vite umane. Nel caso collegato al papilloma, notiamo un aumento dei tumori al collo dell’utero. Si può spiegare con una correlazio­ne con il cambiament­o delle abitudini sessuali».

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Ordine dei medici Marco Ioppi

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