FUNICOLARE O METROPOLITANA PER SCEGLIERE SERVONO I NUMERI
Sulla stampa locale, da qualche giorno, si è tornati a discutere del collegamento funiviario tra la città e Povo (zona università). Scrivo si è tornati perché l’argomento non è nuovo: se ne sta parlando da circa una quindicina d’anni. Ho abitato a Povo e perciò al tempo mi interessai della vicenda. Il progetto non era male e poteva essere funzionale sia per gli studenti sia per i residenti. Poi, però, il vuoto. Adesso, leggo che la funicolare sarebbe tornata di stretta attualità (costo trenta milioni) e la Provincia sarebbe favorevole. Meglio tardi che mai. Mi chiedo solo se oggi una simile soluzione abbia ancora senso e se sia sostenibile finanziariamente. Mi pare inoltre di capire che sul tappeto ci sarebbero altre scelte dedicate alla mobilità urbana, come il collegamento nord-sud. Faccio fatica, lo ammetto, a individuare una chiara strategia. Da semplice cittadino — non possedendo gli elementi tecnici per fare una scelta ragionata — opterei per entrambi i progetti. Se invece si dovesse sposare un progetto piuttosto che un altro, a sensazione direi che il collegamento sul fondovalle potrebbe essere più funzionale allo sviluppo della città. L’auspicio, a ogni modo, è che una qualche decisione alla fine venga presa. Cristiano Ferrari, TRENTO
Come ho già avuto modo di evidenziare rispondendo in merito al grande impianto natatorio, anche sui progetti legati alla mobilità è necessario evitare dibattiti fine a se stessi. Non sono in grado di dirle se per la città sia meglio una funicolare che collega Trento a Povo oppure la dorsale tipo metropolitana nord-sud. Magari le due opzioni possono benissimo integrarsi. Auspico che l’amministrazione, in tempi rapidi, aiuti tutti noi a sbrogliare la matassa offrendoci gli elementi (tecnici e finanziari) per arrivare a una scelta ponderata e il più possibile aderente alla realtà. Reputo quantomeno bizzarro, e non mi riferisco a lei,discutere basandosi unicamente su delle sensazioni. Può darsi che tale atteggiamento, visti i precedenti, appartenga a un nuovo modo di amministrare. L’improvvisazione però rischia di portarci fuori strada, con pesanti ricadute per la città. Nello specifico della funicolare Trento-Povo, l’idea quando era nata aveva l’obiettivo di agevolare il collegamento con la zona universitaria che si stava ampliando in collina. Una lettura della situazione che mi sembrò interessante in quanto andava oltre la quotidianità, facendosi carico del futuro. Poi, tutto si è arenato. Essere ritornati oggi su quella ipotesi non è un azzardo, anche se nel frattempo molte cose sono cambiate e altre esigenze sono venute alla luce.