PensPlan Invest, Bolzano vuole la maggioranza
Quote di Regione e privati a Palazzo Widmann. Costa (Centrum): lo scopo è renderla «in house»
Bolzano punta al controllo della società di gestione del risparmio, PensPlan Invest. Kompatscher: rileveremo la maggioranza. Costa (Centrum): lo scopo è renderla «in house».
BOLZANO Arno Kompatscher sintetizza il senso dell’operazione: «L’obiettivo è avere uno strumento per investire in modo mirato sul nostro territorio». È con simili premesse che il presidente della Provincia di Bolzano ha già manifestato l’interesse di subentrare nell’azionariato di Pensplan Invest e rilevare la maggioranza della società di gestione del risparmio. Nel marzo 2016, la Regione aveva avviato la dismissione parziale, per ridurre il peso specifico dal 64,44% a meno del 20% circa. Ora l’ipotesi allo studio è rendere Invest una società in-house, al 100% pubblica: Palazzo Widmann rileverebbe le quote dei privati, nonché buona parte della quota in capo alla Regione (la maggioranza attuale). «Da parte nostra attendiamo di capire anche la volontà della Provincia di Trento», sintetizza Laura Costa, presidente di Pensplan Centrum. Piazza Dante potrebbe acquisire simbolicamente delle quote.
Costituita nel 2001 all’interno del progetto PensPlan, Invest è l’Sgr (società di gestione risparmio) che, tra le altre cose, gestisce il fondo pensione aperto «PensPlan Profi» e il fondo «Euregio Minibond», ossia il fondo comune di investimento mobiliare (di tipo chiuso) che rientra nella categoria dei «Fia» (fondi di investimento alternativi) italiani riservati. Quanto all’assetto, la compagine azionaria associa un soggetto pubblico (la Regione) a una serie di banche locali e un’assicurazione. Nel dettaglio, ad oggi, la Regione Trentino Alto Adige — attraverso Pensplan Centrum — possiede la maggioranza, con il 64,44%. A seguire, la platea societaria include Cassa centrale Raiffeisen, con il 13,33%, poi altri cinque azionisti, tutti rispettivamente con il 4,44%. Si tratta di Intesa Sanpaolo, Banca Sella, Cassa centrale bancaCredito del Nordest, Hypo Tirol Bank e Itas Vita. Il capitale sociale interamente sottoscritto è di 9 milioni e 868.500 euro.
Fin qui la geografia di oggi. Il 30 marzo 2016, Pensplan Centrum — soggetta alla direzione e al coordinamento della regione — ha pubblicato un avviso per raccogliere eventuali manifestazione d’interesse per l’acquisto del controllo di Invest. Obiettivo: dismettere la maggioranza e scendere al 20%.
A un anno di distanza, la Provincia di Bolzano ha deciso di farsi avanti. «Vogliamo acquisire la maggioranza — spiega Kompatscher — La finalità è poter orientare al meglio le risorse destinate al nostro territorio». La giunta altoatesina ha già deliberato la volontà di procedere. Ma non si tratta solo di subentrare nella compagine societaria (le due Province non sono presenti, se non attraverso la Regione). «Allo studio c’è la possibilità di rendere la società completamente pubblica, rilevando quindi le quote dei privati», spiega Laura Costa, presidente di Pensplan Centrum.
Venerdì prossimo verranno approvati in assemblea i bilanci sia di Centrum sia di Invest. L’occasione per discutere dei prossimi passaggi. «L’operazione tecnicamente richiederà cinque o sei mesi — prosegue Costa — il primo passaggio sarà la perizia sul valore delle quote da liquidare ai soci privati, nonché la definizione della partecipazione della Provincia di Bolzano ed eventualmente della Provincia di Trento, qualora sia interessata».
L’assetto ideale, in definitiva, potrebbe comprendere Trento, Bolzano e Regione. Una configurazione pubblica e la possibilità di coordinare strumenti e investimenti mirati sul territorio. «Una soluzione ottimale — conclude Costa — che consentirebbe di orientare gli interventi». Qualsiasi sia la decisione di Trento (e dei privati) Bolzano ha le idee chiare: rilevare la maggioranza. Sia definendo una perimetro in house sia nell’attuale assetto Sgr.
I passaggi La Provincia di Trento dovrà decidere se partecipare o meno alla compagine sociale Il nostro obiettivo è orientare al meglio le risorse destinate a crescita e sviluppo del territorio dell’Alto Adige Soluzione ottimale per il futuro della Sgr Ora faremo una perizia per stimare il valore delle quote da liquidare nei prossimi mesi