Statuto, le assemblee rischiano di finire fuori regione
Delegati agitati non solo per il quarto mandato del presidente. Fari puntati su un’altra modifica
TRENTO «Di norma». Due parole in più possono fare la differenza. All’ordine del giorno dell’assemblea di Itas Mutua, giovedì, non c’è solo la proposta di modifica dello statuto per rimuovere il limite di tre mandati, introducendo la possibilità di un quarto incarico e anche di un quinto, ma quest’ultimo solo a maggioranza qualificata. Si propone anche di prevedere che l’assemblea societaria si tenga «di norma» e non inderogabilmente, come oggi, in Trentino Alto Adige.
Per molti delegati, che in questi giorni stanno leggendo le carte allegate alla convocazione dell’assemblea, si tratta di un dettaglio. Ma alcuni sono andati più a fondo e non nascondono la propria preoccupazione. Perché dire che l’assemblea si tiene «di norma» in Trentino Alto Adige significa aprire alla possibilità, inedita nella storia di Itas, che possa essere convocata anche altrove, in presenza di una ragione valida. Quest’ultima, secondo diversi delegati, potrebbe essere suggerita dalla logica dei numeri. Dopo l’acquisizione dei rami italiani del gruppo inglese Rsa, le cui basi nel nostro Paese sono a Genova e Milano, il numero di agenzie e di assicurati sono inevitabilmente cresciuti fuori dalla regione Trentino Alto Adige. I timori di diversi delegati, in queste ore, si concentrano proprio sul rischio di «perdita di trentinità». Le domande sono ricorrenti: «Se fosse convocata un’assemblea a Milano o a Genova con modifiche statutarie importanti o altre decisioni cruciali all’ordine del giorno, quanti trentini vi parteciperebbero?». Ma c’è anche chi si spinge oltre la stretta logica dei numeri, ritenendo inevitabile che il gruppo, espandendosi, su quel terreno non possa mantenere un primato trentino. Secondo questi delegati ancora più importante dei rapporti di forza numerici, in assemblee cruciali, è il fattore ambientale: è vero che una proposta può essere accolta da una selva di fischi, dal silenzio rispettoso, o dall’indifferenza a Trento come a Milano. Ma al Trentino conviene che l’assise si tenga fuori regione?
Nelle ultime ore tra i delegati cresce il fermento. Se la moral suasion spingerà il consiglio di amministrazione a ritirare le modifiche su quarto e quinto mandato, nonché sulla possibilità di spostare l’assemblea lontano dalla regione, è possibile che l’assemblea mantenga un profilo unitario. Altrimenti le fibrillazioni di queste ore potrebbero assumere la forma di una contestazione e l’assemblea potrebbe dividersi.