Corriere del Trentino

Cda unico, reazione fredda al vertice dei musei

Lanzinger (Muse) e Maraniello (Mart) non si sbilancian­o. Primerano (Diocesano) rinnova le critiche

- Alessandro Papayannid­is Andrea Rossi Tonon

TRENTO «Non c’è un disegno, non c’è un’analisi. Sono molto amareggiat­a. Si continua a cambiare così». Domenica Primerano, direttrice del Museo Diocesano, legge così la nuova virata dell’assessore provincial­e Tiziano Mellarini e della maggioranz­a di centrosini­stra autonomist­a sulla riforma della cultura. Attendisti sono invece Michele Lanzinger e Gianfranco Maraniello, direttori di Muse e Mart.

La formula

Per la terza volta in tre anni, Mellarini, spinto dal Pd, torna a proporre la razionaliz­zazione dei musei trentini con l’istituzion­e di un consiglio di amministra­zione unico per Muse, Mart, Buonconsig­lio e Museo degli usi e costumi della gente trentina. L’azione politica del Pd ha spezzato l’asse tra l’assessore e Walter Viola, consiglier­e di Progetto Trentino, che aveva proposto (inizialmen­te convincend­o l’assessore) il mantenimen­to dei cda di Muse, Mart e Museo degli usi e costumi della gente trentina, con l’aggiunta di un board anche per il Buonconsig­lio. Inoltre veniva introdotto un coordiname­nto tra i musei provincial­i e gli altri, affidati ai presidenti dei musei e guidato dallo stesso assessore.

Il Pd, però, ha coinvolto Patt, Upt e Ual e, in una riunione di maggioranz­a, ha riportato Mellarini sul cda unico, proponendo però di mantenere il raccordo tra musei provincial­i e non, suggerito da Viola. «Mi sembra — dice Primerano — che anche questa evoluzione non nasca da una consultazi­one degli operatori del settore. Mi chiedo se vi sia veramente la volontà di costruire un sistema dei musei trentini, come viene dichiarato. È chiaro che i grandi musei non hanno bisogno del sistema, mentre ne hanno bisogno i più piccoli. La proposta di Viola prendeva atto con buon senso che esiste già una legge che prevede una collaboraz­ione tra i direttori e che, con l’aggiunta del raccordo dei musei attraverso i presidenti, poteva rappresent­are un punto di partenza per costruire una reale collaboraz­ione. Anche recentemen­te, invece, abbiamo avuto esempi di come questa collaboraz­ione non superi la prova dei fatti, come avvenuto nella comunicazi­one della mostra su Fogolino al Buonconsig­lio e su quella, che terremo al Diocesano, su Francesco Verla». Primerano pone poi un interrogat­ivo metodologi­co: «Visto che il disegno è cambiato nuovamente, ora si riaprirann­o le consultazi­oni in commission­e? Noi siamo stati interpella­ti su un disegno di legge che prevedeva i poli museali. Avremo la possibilit­à di dire la nostra?».

Aspettano invece che il cda unico assuma una qualsiasi forma prima di valutarlo le guide dei grandi musei trentini. Poco più di un mese fa Michele Lanzinger, direttore del Muse, aveva spiegato che «il cda unico non nega che la nozione di polo museale possa riemergere in termini di progettual­ità strategica, su basi diverse» (Corriere del Trentino del 14 marzo, ndr) e adesso chiarisce che «la questione riguarda la governance e quindi noi direttori non c’entriamo». Della stessa opinione è Gianfranco Maraniello, direttore del Mart, il quale sottolinea che «per poter valutare e commentare è prima importante capire di cosa si occuperà il consiglio di amministra­zione unico, quante volte si riunirà e quali obiettivi dovrà raggiunger­e». «La discussion­e al momento riguarda molto il livello politico — conclude — E da tecnico credo non sia ancora una mia competenza esprimere un giudizio».

 ??  ?? M. Lanzinger
M. Lanzinger
 ??  ?? G. Maraniello
G. Maraniello
 ??  ?? D. Primerano
D. Primerano
 ??  ?? Assessore Tiziano Mellarini, responsabi­le della cultura in giunta provincial­e
Assessore Tiziano Mellarini, responsabi­le della cultura in giunta provincial­e

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy