«Ciechi, maggiori aiuti agli over 65 soli»
Ieri l’assemblea dell’associazione. Il presidente Trentini: «Aumenteremo gli agevolatori»
TRENTO Un’associazione in salute, che festeggia importanti traguardi (la riuscita del progetto «Agevolatori per non vedenti» ad esempio) ma che si trova a dover fare i conti con un tasso di soci over 65 che tocca il 60%. «Tanti vivono da soli ed è a loro che serve aiuto, più adesso che in passato» osserva Dario Trentini, presidente della sezione di Trento dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, che ieri si è riunita in assemblea. Occorre sostegno psicologico, «perché in chi perde la vista è difficile ci sia un recupero — chiosa Trentini — la tendenza è ad abbandonarsi». Ecco allora che se «i giovani sono il futuro dell’associazione» come dice il presidente nella sua relazione programmatica per il 2018 prevedendo iniziative specifiche loro dedicate, anche per i soci più anziani c’è bisogno di un occhio di riguardo.
In provincia questa necessità si è tradotta, ad esempio, nel progetto «Agevolatori per non vedenti», un servizio di accompagnamento ai disabili visivi nelle diverse attività della vita quotidiana (dal fare la spesa all’espletare pratiche burocratiche) per favorire il raggiungimento delle autonomie personali e dell’integrazione sociale. I cinque agevolatori, messi a disposizione dalla Provincia (uno a Trento, Rovereto e Tione e due a Pergine per alta e bassa Valsugana) in quattro mesi, indirizzati dall’associazione ai soci più bisognosi, hanno già effettuato oltre 550 servizi. «Si tratta di un’iniziativa unica in Italia, che intendiamo consolidare, migliorare e accrescere — sottolinea Trentini — sperando di riuscire a estenderla anche alle valli che ne sono prive».
Fra i progetti andati in porto nel 2016, anche il servizio di assistenza informatica a domicilio e le camminate in montagna. Lo scorso ottobre, inoltre, la giunta ha recepito una sentenza del Consiglio di Stato escludendo dal calcolo dell’Icef le indennità di accompagnamento o speciale e le rendite Inail: «Molti associati hanno potuto nuovamente beneficiare dell’assegno integrativo provinciale per cecità o invalidità civile» evidenzia Trentini. Nella «to-do list» dell’associazione per il prossimo anno spicca l’impegno per offrire anche in provincia un servizio di sostegno psicologico ai genitori, per aiutarli a districarsi tra le numerose difficoltà connesse alla disabilità visiva del proprio figlio. Un supporto che Trentini auspica di estendere «anche alle coppie, agli anziani e a quanti si trovano ad affrontare questa nuova condizione».
La mission prioritaria rimane l’acquisizione, da parte delle persone con problemi di vista, di maggiore consapevolezza dei propri diritti. Le relazioni, il conto consuntivo del 2016 e i bilanci preventivi per il 2017 e 2018 sono stati approvati all’unanimità.