Corriere del Trentino

Diatec, si cambia Lorenzetti annuncia la rivoluzion­e

L’allenatore e il futuro: «Cambierà molto, punteremo ancora sui giovani». Ieri la festa in piazza Pasi

- Erica Ferro

TRENTO Il mini-ritiro di Borgo, il debutto al PalaTrento contro Vibo Valentia, la finale di Coppa Italia a Milano e l’approdo in finale scudetto, quello con la capriola per intenderci. Di momenti emozionant­i, nella stagione appena conclusa, la prima sulla panchina di Trento, Angelo Lorenzetti ne annovera più d’uno. Ma non dimentica la débâcle di Tours e «qualche partita esterna in cui non siamo riusciti a far vedere quanto sapevamo fare». Certo, essere sceso in campo ieri per gara 4 di finale scudetto sarebbe stato meglio, ma quella chiusa domenica è stata un’annata che l’ha reso «orgoglioso». E il futuro, di certo, sarà diverso. «Cambierà tantissimo lo staff — ammette il tecnico — ed eventuali distacchi importanti peseranno».

Insomma, la Trentino volley non sarà la stessa. Ecco perché ieri sera, in piazza Pasi, si sono radunati in tanti per salutare i propri beniamini. Di sicuro lasceranno il gruppo Dario Simoni e lo scoutman Ivan Contrario per accasarsi, pare, a Modena. Ma anche il fisioterap­ista Davide Lama, per motivi familiari. Sicuro partente, fra i giocatori, Tiziano Mazzone, che ieri ha salutato anche dai social (diverse le offerte da club di SuperLega e A2), ma anche gli opposti non saranno più gli stessi. Per Nelli si vocifera di Padova o Modena, Stokr era tornato con un contratto annuale. L’arrivo di Luca Vettori dall’Azimut pare sia solo da ufficializ­zare. Lungo l’A22 correrebbe anche il nuovo scoutman Roberto Ciamarra, forse non Matteo Piano: «La società l’aveva cercato l’anno scorso, ma non tutti gli anni i desideri sono uguali» chiosa Lorenzetti. Tradotto, i nomi papabili potrebbero essere altri (Kozamernik o Eder, campione olimpico). «L’idea è di continuare a puntare sui giovani — osserva l’allenatore — ma anche la presenza di giocatori che hanno vissuto momenti impegnativ­i a livello agonistico potrebbe essere importante». In partenza anche Daniele Mazzone, Solè (al Taubatè, in Brasile) e Tine Urnaut (in posto 4 fra i corteggiat­i ci sarebbero Kovacevic e Cebulj, «con un occhio al budget»). «Ci sono dei contratti in essere (Lanza, Colaci, Giannelli, Antonov, Chiappa, ndr) — precisa Lorenzetti —, si tratta di capire se si possano considerar­e la base da cui ripartire o se sia il momento del cambiament­o».

Anche se si avvicender­anno gli interpreti, lo spartito della Diatec potrebbe non variare troppo: «La pallavolo va verso la velocità — osserva Lorenzetti — un gioco veloce, meno marcabile, sarà anche il nostro, dovremo cucirlo addosso agli atleti». Per la prossima stagione il tecnico marchigian­o lavorerà per una maggiore efficienza, in cambiopall­a, «in copertura e per una gestione della pipe più tranquilla», in fase break «per migliorare la battuta, incidere sulle carenze in ricezione e intraprend­ere un percorso orientato alla potenza e alla riduzione degli errori». Guardando indietro, «darei 10 a Trento come ambiente, misurato e capace di guardare al domani — conclude Lorenzetti, che oggi compie 53 anni —. È qualcosa che si sente nella società, in palestra, nel gruppo».

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(Foto Rensi) Ultimo abbraccio La festa di ieri in piazza Pasi, con i tifosi e i giocatori della Trentino Volley
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