Liceo scientifico sportivo, impennata di iscrizioni Mellarini: «Nel settore occorre professionalità»
Positivo il bilancio del primo biennio. Per il prossimo anno già 400 nuovi studenti
Il bilancio del primo biennio di attività del liceo scientifico sportivo è più che positivo. Partito con tutte le incognite di un programma sperimentale, per il prossimo anno ha già raccolto quasi 400 iscrizioni. Ai ragazzi piace, i genitori vedono un futuro professionale per i propri figli, i docenti si sentono gratificati nel portare avanti qualcosa di nuovo e ricco di stimoli. Di questo si è parlato ieri a Sanbapolis.
Tanti i temi lanciati sul tavolo da Paolo Crepaz, medico dello sport, ieri nella veste di moderatore: cultura e sport sono in antitesi? Che rapporto ci deve, e ci può essere, tra sport e scuola? E ancora, ci può essere una sinergia maggiormente motivazionale tra allenamento sportivo e scuola?
Ad aprire il dibattito l’assessore provinciale allo sport, Tiziano Mellarini che ha puntualizzato come lo sport non può prescindere dalla cultura. «La crescita, la formazione, il senso civico passano proprio dall’impegno che si mette nello sport, essenza e futuro per il nostro territorio. Non tutti sanno che questo comparto produce un fatturato complessivo di 1 miliardo e 200 mila euro, cifra che supera più di qualche settore economico. Da qui il grande interesse per una crescita professionale che può esserci all’interno di un settore che necessita di manager qualificati, preparati nell’organizzazione di grandi eventi. Son tante le possibilità di lavoro anche in Trentino. In questo ambito siamo all’avanguardia e protagonisti anche grazie alla nuova legge sullo sport approvata. Qualche giorno fa a Roma, il ministro allo sport Luca Lotti si è dimostrato entusiasta per ciò che stiamo facendo».
Merito della sinergia con le associazioni sportive, in primis con il Coni coinvolto nel percorso di studio portato avanti dal liceo Rosmini di Rovereto e dal liceo Martini di Mezzolombardo. Mellarini e la presidente del Coni Paola Mora hanno ringraziato Sergio Anesi per l’impegno in questi quattro anni nella giunta nazionale del Coni. «Sono appena arrivata da Roma dove è stata rinnovata la giunta con la riconferma del presidente Giovanni Malagò — ha detto Mora — . Non è facile gestire un percorso scolastico nuovo, ma grazie al dialogo tra tutte le istituzioni è stato possibile creare qualcosa di innovativo ed efficace. Questo liceo prepara le persone che andranno ad operare nel mondo dello sport a 360 gradi. E se in autunno partirà anche la laurea magistrale in scienze motorie, l’obiettivo è arrivare alla laurea triennale, il liceo è propedeutico a questo percorso».
Ma non solo. L’Iprase, l’Istituto provinciale per la ricerca, l’aggiornamento e la sperimentazione educativa ha presentato il nuovo indirizzo con i relativi sbocchi professionali. In sostanza, il liceo sportivo è un liceo scientifico che non fa latino e che ha implementato i programmi di alcune materie. Si studiano ad esempio economia e diritto dello sport e si dedica più attenzione alle discipline sportive a livello pratico e teorico. Gli sbocchi possono essere diversi oltre a scienze motorie e Isef, è una buona base propedeutica per medicina, fisioterapia, economia a indirizzo di marketing sportivo e pure giurisprudenza.