«Jobs act delle professioni, rivoluzione positiva»
Plauso di Fravezzi e Cna. Corrarati: «Un passo in avanti. Sul piatto previdenza e semplificazione»
TRENTO Il Jobs act delle professioni è legge. Un plauso arriva dalla Cna con il presidente Claudio Corrarati e dal senatore Upt Vittorio Fravezzi.
«Un passo in avanti molto importante per il lavoro autonomo — così Corrarati descrive il via libera al disegno di legge 2233 — che permetterà di costruire un sistema di diritti e di welfare moderno, capace di sostenere il presente e di tutelare il futuro di questi lavoratori». Secondo l’analisi di Cna l Jobs act delle professioni e il provvedimento inserito nella legge di bilancio 2017 che riduce l’aliquota contributiva per gli iscritti alla gestione separata sono gli strumenti di legge che maggiormente toccano il mondo dei professionisti individuati dalla legge 4: «Un nuovo sistema di regole e di disposizioni che rappresenta un risultato epocale e risponde al primo, grande, obiettivo che Cna si era posto: rendere visibile e riconosciuta questa realtà, porla all’attenzione del legislatore fino a inserire richieste e necessità nell’agenda di governo. Ora ci attendono altri passi importanti su semplificazione, previdenza, burocrazia e fisco. Vanno inoltre definite, in modo inequivocabile, le caratteristiche che escludono il professionista dal pagamento dell’Irap per l’assenza dell’autonoma organizzazione e va rivista l’estensione dello split payment ai professionisti che lavorano con pubbliche amministrazioni e società quotate».
Fravezzi parla dell’«inizio di una rivoluzione per dare diritti lavorativi a chi, fino a oggi, non ha potuto goderne». «Anche il nostro favorevole voto ha contribuito a trasformare il ddl in legge — aggiunge — Un voto convinto».