Cajkovskij a Mussorgskij, sul podio c’è Saul
Serata conclusiva della stagione all’Auditorium con l’orchestra del conservatorio
rado la saison di una istituzione musicale guarda al futuro dei suoni e dell’ascolto. Ebbene, la Società dei concerti riesce in questa intrapresa, non solo culturale e di civiltà. La mission è del resto chiara e coraggiosa: diffondere una sensibilità soprattutto verso la musica da camera che in altri Paesi europei entusiasma già le giovani generazioni. Oggi alle 20 all’auditorium Haydn di Bolzano propone il concerto finale di un lunga calendario di appuntamenti. Un concerto che costituisce il vertice dell’attività didattica svolta dal conservatorio bolzanino al termine di ogni anno accademico in cui ciò che è stato studiato viene presentato al pubblico più vasto. L’Orchestra del conservatorio eseguirà sotto la direzione di Emir Saul il Concerto per pianoforte n. 1 op. 23 di Cajkovskij (solista Daniele Paolillo) e Quadri di un’esposizione di Mussorgskij.
E il grande direttore Saul è anche lui docente a Bolzano, insegnante di Esercitazioni orchestrali al Conservatorio e direttore artistico dell’associazione Amici della musica del Lago di Garda. La sua carriera inizia nel 1979. Ha condotto quest’orchestra fino al 1983, anno in cui fondò l’Orchestra della Facultad de Bellas Artes dell’Unlp dove fu anche docente di Direzione orchestrale.
Molte le orchestre da lui dirette, oltre alla Haydn, tra cui: Royal Philharmonic (Londra) Estable del Teatro Colón Filarmónica di Buenos Aires, Statale di Salonicco (Grecia), Sheboygan Symphony (Usa), Orchestra si Padova e il Veneto, Sinfónica Nacional, Seoul Academy Orchestra (Corea), I Virtuosi Italiani, Sinfonica di San Marino, Domkapelle (Colonia), Oltenia (Filarmonica di Stato di Craiova - Romania), del Teatro dell’Opera di Timisoara (Romania), Filarmonica di Montevideo (Uruguay), del Teatro Olimpico di Vicenza, Accademica della Fondazione Toscanini, e le più importanti orchestre argentine.