Corriere del Trentino

«Stadio, ecco le mie tre ipotesi»

Andreatta: «San Vincenzo, più opzioni. Elezioni 2018, chi si candida deve dimettersi»

- Giovannini

Prg al via la prossima settimana, analisi sul destino delle aree di San Vincenzo e sul nuovo stadio. E occhi puntati sulla tornata elettorale del 2018. Con un imperativo: «La città deve andare avanti». A due anni dall’inizio del mandato, il sindaco del capoluogo Alessandro Andreatta fa il punto della situazione e indica le priorità.

TRENTO L’avvio di consiliatu­ra, ammette, «è stato faticoso». Più del previsto. «Ma negli ultimi mesi — sottolinea Alessandro Andreatta — stiamo procedendo bene. Possiamo concentrar­ci sui temi invece che sugli assetti di giunta. E la città ne guadagna». A due anni dall’inizio del suo mandato, il sindaco del capoluogo non nega le difficoltà che hanno caratteriz­zato — e frenato — il primo anno e mezzo di lavoro. Ma guarda avanti con determinaz­ione. Cercando di spingere l’iter, ancora impantanat­o, del nuovo Prg («La prossima settimana si parte, a prescinder­e dalle formule») e seguendo con attenzione l’ampia partita degli impianti sportivi cittadini. Stadio compreso: «Da anni si programma lo spostament­o da via Sanseverin­o. L’ipotesi di realizzarl­o a San Vincenzo di Mattarello è sul tavolo, ma i nodi da affrontare sono molti, primo fra tutti il concetto di limite della città. Le idee da valutare sono tre».

Sindaco Andreatta, due anni sono passati e il bilancio è un mix di obiettivi raggiunti e di sfide ancora sulla carta. Nell’elenco dei progetti «centrati» ci sono operazioni importanti come il «Santa Chiara open lab» e il «Buco» Tosolini, ma anche la smart city week. Ne aggiungere­bbe altri?

«Onestament­e sì. Penso, in particolar­e, all’attenzione che abbiamo posto alle periferie. Questa settimana ho visitato la circoscriz­ione di Meano, quinta tappa del giro che sto compiendo attraverso tutti i quartieri. E la prossima settimana sarò a Sardagna. Ma al di là delle visite, in questi anni l’attenzione si è concretizz­ata attraverso diversi interventi. Il più importante è forse il parco di Melta, a Trento nord: quell’opera è un grande successo. Rimanendo nell’ambito dei parchi, ricordo quello delle ex Caserme Duca d’Aosta: un’area verde in una periferia più vicina, ma che è preziosa in una zona caratteriz­zata dalla più alta presenza di popolazion­e anziana. Abbiamo, quindi, completato l’arredo urbano alla Vela, avviato i lavori di ampliament­o della scuola elementare di Meano, costruito il teatro a Villazzano, aperto nuovi asili nido a Martignano e Ravina. Senza contare gli interventi che approderan­no in aula la prossima settimana, collegati al Fondo strategico territoria­le: viale dei Tigli, ma anche i lavori a Campotrent­ino e Roncafort. Solo per citarne alcuni. Tra i temi sui quali ci siamo impegnati molto c’è anche quello dei beni comuni: la consegna, a dicembre, dei diplomi per i patti di collaboraz­ione è stata significat­iva».

Eppure l’inizio di consiliatu­ra non è stato dei più facili.

«No, anzi. Ogni inizio di mandato è difficile. E questo è stato ancora più faticoso. Ma negli ultimi mesi stiamo lavorando bene, concentran­doci finalmente sui temi concreti e non sugli assetti di giunta. A guadagnarn­e è la città».

E qui si arriva al presente.

«Sì. Finalmente siamo riusciti a definire una direzione per il nuovo impianto natatorio: una questione che è stata chiusa con equilibrio. Rimangono ovviamente delle prospettiv­e aperte in campo sportivo: penso allo spazio per la ginnastica, al PalaTrento da cinquemila posti, ai campetti per il calcio. Partite sulle quali dobbiamo andare avanti».

Parlava del calcio. Rimane aperto il nodo dello spostament­o del Briamasco. L’area di San Vincenzo è supportata da molti. Lei cosa dice?

«È una questione sulla quale si sta discutendo. Parliamo di un’area molto grande, che in parte, se possibile, potrebbe essere restituita all’agricoltur­a: su questo la Provincia sta facendo degli approfondi­menti. L’altra parte potrebbe effettivam­ente ospitare una funzione sportiva leggera».

Lo stadio?

«La questione è delicata e pone qualche interrogat­ivo. Primo fra tutti quello del limite della città: qualcuno, infatti, è contrario alla possibilit­à di realizzare nuove costruzion­i a sud della cantina sociale, non approvando l’idea di una città che “continua” ulteriorme­nte la sua crescita. Non è un tema da poco, considerat­o che lo stadio non ospiterebb­e solo partite, ma anche eventi musicali».

Il Prg individua ancora il nuovo stadio a Ravina.

«Sì, noi abbiamo individuat­o un terreno ancora anni fa. Ma poi nessuno aveva i soldi per realizzare la struttura. L’area di San Vincenzo ha il vantaggio di essere pubblica. Ma il confronto è ancora aperto. Le ipotesi sono tre».

Quali?

«La prima è di prevedere in quella zona solo una funzione leggera: ad esempio, i campi di allenament­o. La seconda è la costruzion­e del solo stadio, mentre la terza prevede la realizzazi­one dello stadio con altre strutture, come negozi o ristoranti».

Prg: a che punto è l’iter? Ha trovato un punto di contatto con gli ordini?

«Il dialogo continua con tutti: ordini, ateneo e uffici comunali. E tutti garantisco­no il loro apporto. A questo punto, la prossima settimana voglio partire, a prescinder­e dalle formule. Quelle le troveremo strada facendo».

E la mobilità?

«Molte partite sono legate ai finanziame­nti europei. Noi siamo in attesa. Per il Bondone, lo studio per il piano di sviluppo sarà decisivo: daremo qualche giorno in più per presentare le domande».

Il 2018, anno elettorale, si prospetta delicato. È preoccupat­o?

«È evidente che il rischio è che qualcuno, a ridosso delle elezioni, si distragga un po’. Ma personalme­nte non ho dubbi: guai fermare la città. Elezioni o no, la città deve andare avanti. Gli assessori candidati? È opportuno che si dimettano: chi l’ha fatto è stato capito e apprezzato. Del resto, la politica è rischio».

Il passato L’inizio di questo mandato è stato difficile. Ma ora stiamo andando avanti bene Piscina La partita del nuovo impianto natatorio di Trento sud è stata chiusa con equilibrio Bondone Daremo qualche giorno in più per presentare le domande relative allo studio Il voto Credo che gli assessori candidati debbano dimettersi Del resto la politica è rischio

 ?? (Foto Rensi) ?? In campo Il sindaco del capoluogo Alessandro Andreatta durante una partita amichevole tra le squadre di politici e avvocati
(Foto Rensi) In campo Il sindaco del capoluogo Alessandro Andreatta durante una partita amichevole tra le squadre di politici e avvocati

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