Corriere del Trentino

Esodo e confini: film, poesie e saggi sull’immigrazio­ne

La rassegna dal 15 al 23 maggio a Bolzano, Merano e Bressanone. Jabbar: «Focus sulle rotte»

- Lucia Munaro

L’Europa che erige muri e barriere, che pensa di chiudere le vie del mare ai migranti, che tenta di ostacolare le ondate migratorie che la interessan­o, che si rifugia nei populismi vari, che si affida a slogan odiosi pensando di eliminare il problema dei tanti profughi che fuggono dalla guerra e dalla povertà per raggiunger­e il «vecchio continente», dimentica l’origine stessa del nome che porta. Europa era infatti nella mitologia greca la figlia di Aginore, re di Tiro, situata nell’attuale Libano, attraversò il mare sul dorso di Zeus che aveva preso le sembianze di un toro e a Creta, dove divenne poi regina, era una straniera.

A ricordarlo è Claudio Tugnoli nel suo saggio Diaspora. Il filosofo e docente trentino sarà uno degli ospiti della rassegna Esodo e confini, la cui seconda edizione si terrà dal 15 al 23 maggio tra Bolzano, Merano e Bressanone.

L’iniziativa curata anche quest’anno dal sociologo Adel Jabbar insieme alla cooperativ­a bolzanina Cedocs, prevede la proiezione di film, incontri e tavole rotonde intorno ai temi legati al fenomeno della migrazione.

«Per quanto riguarda i film selezionat­i si tratta di quattro documentar­i e di un cortometra­ggio, che documentan­o tre rotte nevralgich­e percorse dai migranti per raggiunger­e l’Europa, una ad Est attraverso il mare Egeo, quella centrale che approda all’isola di Lampedusa e ad ovest tra il Marocco e l’enclave spagnola Melilla in nord Africa. Mentre il corto d’animazione è ambientato in una piccola città nel nord della Francia e racconta di un giovane skinhead che entra nel negozio dell’arabo Malik. Sono tutti film che offrono uno sguardo speciale, anche poetico sull’esperienza spesso tragica dei migranti, tre sono stati girati da donne, ovvero Irene Dionisio con il suo Sponde. Nel sicuro sole del Nord, Raffaella Cosentino con il suo film inchiesta sul CIE di Bari Sul fronte del mare e la libanese Hala Bou Saab con The Treacherou­s Agean Sea — spiega Adel Jabbar —. Nel documentar­io Les Sauteurs i registi affidano la telecamera direttamen­te a uno dei protagonis­ti che cercano di saltare la frontiera di Melilla. Poi ci saranno due giovani scrittori, Gholam Najafi e Samira Fatih che presentera­nno i loro libri, rispettiva­mente Il mio Afghanista­n e Il Paese più lontano del mondo in cui raccontano la loro esperienza e si confronter­anno con il filosofo Claudio Tugnoli».

Gli eventi suddivisi, in sei serate, coinvolger­anno anche due scuole superiori bolzanine l’IISS Claudia De Medici e il Liceo Classico Giosuè Carducci e durante la rassegna quattro bibliotech­e forniranno libri di letteratur­a, poesia e saggi intorno al vasto tema della migrazione.

«L’iniziativa vuole sensibiliz­zare e proporre stimoli per affrontare il tema delle migrazioni che ci toccano da vicino, e aiutare a dare risposte a un problema vero che non va affrontato però attraverso i pregiudizi, ma con soluzioni concrete di integrazio­ne dei nuovi immigrati. I grandi movimenti migratori possono portare conflitti, ma anche benessere se impariamo a gestirli» aggiunge Franco Gaggia, presidente della cooperativ­a Cedocs. Il programma completo della rassegna si trova sul sito www.esodoeconf­ini.org .

 ??  ?? Esodi Franco Gaggia, Adel Jabbar (Klotz)
Esodi Franco Gaggia, Adel Jabbar (Klotz)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy