«Solstizio d’estate» Teatro, circo e live
Dal 10 giugno. Finale con gli Ex-Otago
È ormai giunto alla XVII edizione Solstizio d’estate, il festival che risveglierà le piazze di Mezzocorona, Mezzolombardo e S. Michele all’Adige tra il 10 e il 24 giugno. In queste località si susseguiranno spettacoli teatrali, esibizioni circensi e concerti, con il gran finale degli Ex-Otago. Un festival reso possibile dai volontari del Gam, Gruppo arte Mezzocorona che quest’anno vede come nuovo presidente Federico Dorigatti, a cui vanno gli auguri del sindaco di Mezzocorona Mattia Hauser che durante la presentazione di ieri a Palazzo Festi ha detto come Solstizio d’estate sia «una conferma che coinvolge un pubblico sempre più vario grazie alla proposta a 360 gradi».
La rassegna prenderà il via sabato 10 giugno in piazza della Chiesa, a Mezzocorona, con una festa dedicata all’intera comunità: dalle 16.30 il pomeriggio sarà dedicato al mondo circense con lo Spazio Circo Bergamo, cui seguirà un atelier allestito con attrezzi per la giocoleria e l’equilibrismo, dedicato ai più piccini e ai grandi. Nelle giornate successive ampio spazio sarà lasciato anche al teatro che riuscirà a mettere in collegamento i grandi temi del passato con i temi del presente: due gli spettacoli dedicati proprio al teatro civile, mercoledì 14 giugno andrà in scena Questo è il mio nome, frutto di un percorso umano oltre che artistico compiuto dalla compagnia del Teatro dell’Orsa insieme a un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati provenienti da Senegal, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria e Gambia. Venerdì 16 giugno Mario Perrotta porterà in scena i drammi della Prima guerra mondiale con Quattordicidiciotto, indagando la vicenda dei trentini e dei giuliani.
Questa edizione 2017 si concluderà il 24 giugno al Palarotari di Mezzocorona con una serata dedicata alla musica dal vivo: la band genovese Ex- Otago porterà sul palco l’ultimo album, da cui prende il nome anche la tournée, Marassi, raccontando attraverso le loro canzoni quella Genova postmoderna che Fabrizio de André non ha potuto vivere né cantare. Un festival dunque a tutto tondo, capace di trasmettere l’arte in tutte le sue sfaccettature, alternando momenti di riflessione con momenti di giocoleria, di entusiasmare dai più piccoli ai più grandi.