Corriere del Trentino

Flussi migratori Torna a salire il numero degli stranieri

- Erica Ferro

TRENTO Torna a crescere, dopo aver toccato il minimo storico degli ultimi otto anni nel 2014, il numero di stranieri che dall’estero si trasferisc­ono nella città di Trento. Anche per il 2016, così come era stato nell’anno precedente, il saldo è positivo (+561). I Paesi di maggior provenienz­a sono Pakistan (+78) e Romania (+72). In calo, invece, gli stranieri che lasciano il capoluogo per trasferirs­i all’estero: 154 persone nel 2016, il 34% del totale (erano 182 nel 2015, 206 invece nel 2014).

Secondo il rapporto sui flussi migratori nel Comune di Trento (pubblicato in questi giorni sul sito internet dell’amministra­zione di Palazzo Thun), che approfondi­sce il quadro statistico di Trento e analizza l’andamento degli spostament­i della popolazion­e in entrata e in uscita dal capoluogo, al netto di un aumento delle persone che si sono iscritte all’anagrafe nel 2016 (3.401, +3,3 per cento rispetto all’anno precedente), le immigrazio­ni di persone straniere crescono in misura inferiore rispetto a quelle degli italiani (+1,7 per cento a fronte di un +4,3% per cento). Più della metà degli stranieri (il 55 per cento) proviene dall’estero, nel 30% dei casi da altri Comuni trentini, mentre poco meno del 15 per cento prende la residenza a Trento da altre province d’Italia.

I Paesi di maggior provenienz­a, nel 2016, sono stati Pakistan (+78) e Romania (+72), seguiti da Albania (+36), Siria (+31), Ucraina e Moldova (entrambe +27). La popolazion­e straniera che si iscrive all’anagrafe di Trento è particolar­mente giovane: la maggior parte (253) ha un’età compresa fra i 19 e i 29 anni, ma elevato è anche il numero (140) di chi si colloca nella fascia fra i 30 e i 44. Quasi 80 gli stranieri di sesso maschile immigrati fra i 29 e i 34 anni, poco meno di 65 le femmine.

Ha qualche anno in più, mediamente, chi decide invece di lasciare il capoluogo: la maggior parte delle persone che emigrano verso l’estero ha fra i 34 e i 39 anni per entrambi i generi. Il flusso migratorio di stranieri dall’estero ha conosciuto un exploit nel 2009 (1.340 persone) per poi scendere progressiv­amente, in corrispond­enza degli anni della crisi, fino a toccare il minimo nel 2014 (648). Il saldo ha ripreso positività nel 2015, e si è attestato nel 2016 (è sceso solo di poche unità).

Il percorso inverso è toccato all’emigrazion­e di cittadini stranieri: dal minimo storico del 2009 (102 persone) fino ai picchi del 2012 (240) e del 2014 (206), per poi ricomincia­re a scendere nel 2015 (182) e ancora nel 2016 (154).

Sono molti di più, infine, gli stranieri che da altri Comuni del Trentino si spostano nel capoluogo, rispetto agli italiani che lasciano la città, il cui saldo è sempre negativo: nel 2016 si sono trasferiti in città 392 stranieri mentre 309 hanno scelto altri municipi, a fronte di 1.037 cittadini italiani che hanno preso residenza in città, 1.231 l’hanno lasciata.

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