Corriere del Trentino

Il 74% dei laureati aspetta solo un anno per trovare posto

Il rapporto: «Il 74% a un anno è occupato, l’Italia si ferma al 68%»

- M. R.

Più della metà degli iscritti all’Università di Trento si laurea in corso, con un voto medio di 101, 3 su 110. Ma è anche più facile trovare lavoro. Secondo il «Rapporto 2017 sul profilo e sulla condizione occupazion­ale dei laureati» di AlmaLaurea il 74 per cento dei laureati è occupato un anno dopo aver conseguito il titolo. La media italiana è del 68 per cento.

Più della metà degli iscritti all’Università di Trento si laurea in corso, con un voto medio di laurea di 101,3 su 110. E dopo gli studi la percentual­e di chi trova lavoro (e anche la retribuzio­ne) è più alta rispetto alla media degli atenei nazionali. Questo il quadro che emerge dal «Rapporto 2017 sul profilo e sulla condizione occupazion­ale dei laureati» di AlmaLaurea.

Oltre 270.000 laureati nel 2016 di 71 Università: questo il focus per l’analisi del profilo dei laureati del 19esimo rapporto che per l’Università di Trento ha invece preso in consideraz­ione 3.575 ex studenti, dei quali 1.902 di primo livello, 1.289 magistrali biennali e 375 a ciclo unico (i restanti sono pre-riforma). Il 52% tra coloro che hanno completato un ciclo di studi nell’ateneo trentino viene da fuori regione, mentre dall’estero arriva il 7,5%. Il 63% ha frequentat­o alle superiori un liceo, il 21% un istituto tecnico, la restante parte una scuola profession­ale.

L’età media della laurea è di 25,5 anni, di 24,2 per i laureati di primo livello e di 26,2 per gli altri. Un dato su cui incide, secondo il rapporto di AlmaLaurea, «il ritardo nell’iscrizione al percorso universita­rio». Il 59% termina l’università in corso (il 61% tra chi si ferma alla triennale e il 63% tra i magistrali biennali, contro la media nazionale totale del 49%) e il voto medio di laurea è di 98,2/110 per il ciclo di studi più breve e di 105,5 per quello più lungo. Negli altri atenei presi in consideraz­ione, in media, il voto di laurea è di 102,5, leggerment­e superiore al dato trentino. A Trento, poi, il 73% dei laureati dice che scegliereb­be nuovamente il corso frequentat­o e lo stesso ateneo.

Il lavoro: il focus questa volta è su 6.071 persone. L’indagine è stata condotta per i laureati triennali contattand­o 1.933 ex studenti e isolando coloro che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale (34%) a un anno dalla laurea. Il tasso di occupazion­e (che considera anche la formazione retribuita) in questo caso è del 74% (la media italiana del 68%). Il 30% dei laureati triennali può contare su un lavoro dipendente a tempo indetermin­ato e il 12% svolge un’attività autonoma; la retribuzio­ne media mensile di 1.194 euro netti (la media nazionale è di 1.104 euro).

I laureati magistrali contattati a un anno dalla laurea sono stati 1.215 e 912 quelli a cinque anni. L’81% a un anno è occupato, una percentual­e di cui il 31% è a tempo indetermin­ato. La retribuzio­ne media è di 1.219 euro. A cinque anni si guadagnano invece 1.489 euro e gli occupati sono il 91%, dei quali il 55% a tempo indetermin­ato. Dove si lavora? Il 71% nel settore privato, il 20% nel pubblico, il 9% nel non-profit. I servizi raccolgono il 79%, l’industria il 19.

Retribuzio­ni Gli ex studenti trentini guadagnano di più che i colleghi di altri atenei italiani  L’analisi C’è un ritardo fisiologic­o: non tutti dopo le superiori si iscrivono a un ateneo  La media Il voto mediano in provincia è 101,3 su 110, 98,2 alla triennale e 105,5 alla magistrale

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(Foto Rensi) Via Calepina La nuova sede del rettorato dell’ateneo trentino, palazzo che una volta ospitava il Museo di scienze naturali, ora Muse

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