L’Aquila «vola» in semifinale Sogno realizzato
Basket: impresa della Dolomiti Energia. All’orizzonte c’è Milano
TRENTO Per la prima volta nella storia l’Aquila raggiunge le semifinali scudetto. Decisiva la vittoria 75-69 ottenuta a Sassari, un tre a zero nella serie che non lascia spazio a nessuna particolare interpretazione. La fuga decisiva nel match di ieri si è registrata nell’ultimo quarto, con i bianconeri incontenibili e i padroni di casa spettatori non paganti.
Gara tre dei quarti di play off si gioca in un Pala Serradimigni praticamente sold out con la presenza anche di una decina di supporters giunti appositamente da Trento. Coach Maurizio Buscaglia schiera un quintetto praticamente obbligato formato da Craft, Beto, Sutton, Shields e Hogue mentre il tecnico di casa lascia in tribuna per la seconda volta di seguito l’ex Lighty. Per Sassari è De Vecchi a rompere il ghiaccio, per la Dolomiti ci pensa invece Hogue nei primi minuti più che basket sembra però una partita di rugby, ma Flaccadori con due triple consecutive porta Trento sul più 6 (13 7). Come nei due incontri precedenti lo spettacolo, di fatto, non esiste a discapito di una intensità pazzesca, Stipcevic dal perimetro impatta sul 17 e a fine primo quarto le due squadre sono 21 pari.
Si torna in campo e l’Aquila, con Lechthaler in campo da diversi minuti, si porta sul più cinque, ma i biancoblú con Lideka rimangono attaccati (2827), Sassari continua a sbagliare moltissimo dalla distanza (a metà match la percentuale sarà del 16 %) mentre Craft arriva sino in fondo (32-27). Bell prova a suonare la sveglia per i sardi (32-30) ma Flaccadori, ancora una volta con l’aiuto del ferro, non ci sta (34-30). Lacey, palla rubata proprio a Flaccadori, in contropiede pareggia. Stipcevic firma il primo vantaggio di Sassari, a Hogue viene fischiato il terzo fallo personale, e si torna negli spogliatoi sul 36-34 per il Banco.
Si torna in campo e Beto, prima si porta a casa il ferro, e poi da tre mette la freccia per Trento (39-38), Shields sbaglia due ripartenze facili facili mentre Carter la mette dal perimetro (45-41). Flaccadori ripaga con la stessa moneta (4544), Beto lo imita (47 pari) e poi lo bissa per il piú quattro a favore dell’Aquila (51-47). È abbastanza? No, ecco arrivare la terza tripla consecutiva del portoghese (51-45). Lacey però non molla e a dieci dalla fine la Dolomiti conduce 56-55. Nell’ultimo quarto Trento dimostra di avere più energia, nonostante un roster ridotto ai minimi termini, Forray è immarcabile (64-57) mentre Sassari scompare dal campo. È l’allungo decisivo, l’Aquila arriva anche a più undici e gestisce tranquillamente gli ultimi minuti.
Ora gli aquilotti attendono la vincente della sfida tra Milano e Capo d’Orlando. Dopo l’avvio a razzo dei siciliani, i campioni d’Italia hanno ribaltato ieri la sera andando a vincere al PalaFantozzi e portando la serie sul 2-1.