Appalto Trento Rise, la censura dell’Anac
La risposta di Rossi all’interrogazione di Fugatti. Avevano vinto Deloitte-Keynet
TRENTO «L’Autorità nazionale anticorruzione è intervenuta, nel 2015, sul caso Trento Rise». A rivelarlo è il segretario della Lega Nord del Trentino Maurizio Fugatti: «L’Anac si è espressa ufficialmente per la prima volta a proposito degli appalti pubblici pre-commerciali in seguito alle vicende di Trento Rise — spiega — e questo è molto negativo per l’immagine della gestione delle risorse pubbliche in Trentino». I fatti risalgono alla fine del 2014 e ai primi mesi del 2015 e riguardano un appalto pre-commerciale socioassistenziale dell’importo di 5 milioni di euro denominato Pua (Punto unico di accesso) vinto da un raggruppamento temporaneo di impresa fra Deloitte e Keynet, «prima bloccato e poi definitivamente chiuso» come si legge in un’interrogazione depositata da Fugatti il 20 aprile dello scorso anno, alla quale il presidente della Provincia Ugo Rossi ha risposto in forma scritta sei giorni fa.
«È proprio dalla risposta che si viene a sapere dell’intervento dell’Anac in seguito all’avvio, da parte della Commissione europea, di un Pilot (uno strumento finalizzato allo scambio di informazioni tra la Commissione e gli Stati membri su tematiche che pongono questioni riguardanti la corretta applicazione del diritto dell’Ue, ndr) riguardante l’applicabilità delle procedure di pre-commercial procurement alla gara vinta da Deloitte e Keynet» fa sapere Fugatti.
Le sei facciate di risposta elencano le perplessità sollevate dalla Commissione europea a proposito dell’appalto che doveva servire alla «creazione di una piattaforma Ict a supporto di un modello di servizi socio-assistenziali, erogati in forma orchestrata». La questione riguarda l’ambito oggettivo di applicazione degli appalti pubblici precommerciali, limitato ai servizi di ricerca e sviluppo. Su questo si esprime l’Anac: «Quand’anche i servizi oggetto dell’affidamento dovessero essere qualificati come servizi di ricerca e sviluppo e non come servizi informatici — si legge nel testo — si ritiene comunque che, nel caso in esame, non siano integrati i presupposti che giustificano l’esclusione dall’applicazione della direttiva». La Provincia sospende l’appalto, la Commissione europea invita «le competenti autorità nazionali (ovvero l’Anac, ndr) a emanare linee guida indirizzate a tutte le stazioni appaltanti che vogliono utilizzare le procedure di pcp», Raffaele Cantone lo fa (il comunicato è del 9 marzo 2016), il Pilot viene archiviato.
«Riteniamo sia molto negativo per l’immagine della gestione delle risorse pubbliche in Trentino che l’Anac sia dovuta intervenire — conclude Fugatti — il Trentino ha fatto scuola, ma in termini negativi». Quanto alle altre domande presenti nell’interrogazione (ad esempio «per quale motivo la cordata Keynet-Deloitte sia stata ammessa»), «le risposte sono state date in maniera fumosa — fa sapere il segretario del Carroccio trentino — chiederemo tutta la documentazione utilizzata dalla commissione amministrativa e da quella tecnica per l’aggiudicazione dell’appalto».