Ladurner, la difesa contrattacca «Teste principale poco credibile»
Francia: prelievi di denaro e ricevute regolari
BOLZANO Nessuna appropriazione indebita di denaro e nessuna condotta illecita. Anzi, sarebbe stata proprio la donna che lo aveva accusato ad essersi rivelata «poco credibile» e ad aver tenuto «condotte appropriative e circonvettive». Così la difesa dell’avvocato meranese Thomas Ladurner, sostenuta dal legale di fiducia Fabrizio Francia, ha cercato di smontare l’impianto accusatorio della Procura nei confronti del professionista, accusato di peculato, circonvenzione d’incapace e abuso d’ufficio. Per i vari capi d’imputazione lunedì l’accusa aveva chiesto sei anni.
Il riferimento della difesa è alla badante di un’anziana per la quale Ladurner svolgeva il ruolo di amministratore di sostegno. La donna aveva infatti accusato l’avvocato meranese di aver gestito in modo illecito il denaro appartenente alla signora, approfittando del suo ruolo di tutore.
«Non c’è alcuna prova dell’appropriazione di denaro da parte del mio assistito — ha spiegato Francia nella sua arringa — anzi, proprio dalle indagini è emerso che c’era piena corrispondenza tra i prelievi effettuati e le ricevute prodotte. Piuttosto, mi sembra che le stesse dichiarazioni fatte dalla badante contro Ladurner siano state ritenute poco credibili. I soldi — ha poi aggiunto Francia citando una condanna per furto a carico della donna — li ha presi semmai lei e non lui».
La sentenza, che sarà emessa dal collegio presieduto dal giudice Carlo Busato, è attesa per il 23 giugno prossimo.