Corriere del Trentino

«Affitti online, fissare i paletti»

I settant’anni di Asat: domani la riunione. Iscritti in crescita, sono 1.300

- Fabio Parola

TRENTO Spegnerà domani settanta candeline l’Asat al Teatro Sociale di Trento. Sarà l’occasione per il presidente Luca Libardi di fare il punto della situazione di un’associazio­ne i cui iscritti stanno aumentando (oggi sono 1.300, ndr) e che rappresent­a quasi il 10% del pil della provincia. Il convitato di pietra dei lavori sarà però AirBnb. «Non ci opponiamo all’innovazion­e – sottolinea il vicepresid­ente Gianni Battaiola – ma chiediamo che rispettino requisiti minimi in ambito fiscale, igienico e di sicurezza». Il mondo alberghier­o «sta cambiando – spiega il direttore Roberto Pallanch – e bisogna fare i conti con nuovi tipi di turisti, di offerta e mercati internazio­nali». Guardando al futuro, gli albergator­i non possono evitare di ragionare sul ruolo che AirBnb e altri attori del digitale stanno giocando nel ridefinire l’offerta di alloggi. Secondo i dati di Asat, il 64% degli appartamen­ti su AirBnb in Trentino sono disponibil­i per più di 6 mesi l’anno, e circa la metà di chi pubblica un’offerta gestisce più di un appartamen­to sulla piattaform­a: «Significa che non si tratta di integrare il reddito, ma stiamo parlando di imprendito­ria» precisa Battaiola. Diverse sono le questioni che Asat chiede alla politica di affrontare. «Le tasse si devono pagare dove si fa profitto – spiega Pallanch – poi serve garantire il pagamento della tassa di soggiorno, le verifiche di agibilità delle strutture e la comunicazi­one di pubblica sicurezza».

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(Rensi) Vertici De Bertol, Battaiola, Pallanch

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