«Affitti online, fissare i paletti»
I settant’anni di Asat: domani la riunione. Iscritti in crescita, sono 1.300
TRENTO Spegnerà domani settanta candeline l’Asat al Teatro Sociale di Trento. Sarà l’occasione per il presidente Luca Libardi di fare il punto della situazione di un’associazione i cui iscritti stanno aumentando (oggi sono 1.300, ndr) e che rappresenta quasi il 10% del pil della provincia. Il convitato di pietra dei lavori sarà però AirBnb. «Non ci opponiamo all’innovazione – sottolinea il vicepresidente Gianni Battaiola – ma chiediamo che rispettino requisiti minimi in ambito fiscale, igienico e di sicurezza». Il mondo alberghiero «sta cambiando – spiega il direttore Roberto Pallanch – e bisogna fare i conti con nuovi tipi di turisti, di offerta e mercati internazionali». Guardando al futuro, gli albergatori non possono evitare di ragionare sul ruolo che AirBnb e altri attori del digitale stanno giocando nel ridefinire l’offerta di alloggi. Secondo i dati di Asat, il 64% degli appartamenti su AirBnb in Trentino sono disponibili per più di 6 mesi l’anno, e circa la metà di chi pubblica un’offerta gestisce più di un appartamento sulla piattaforma: «Significa che non si tratta di integrare il reddito, ma stiamo parlando di imprenditoria» precisa Battaiola. Diverse sono le questioni che Asat chiede alla politica di affrontare. «Le tasse si devono pagare dove si fa profitto – spiega Pallanch – poi serve garantire il pagamento della tassa di soggiorno, le verifiche di agibilità delle strutture e la comunicazione di pubblica sicurezza».