Corriere del Trentino

Lista dei sindaci Valduga chiude «Altri obiettivi»

Oss Emer: «Valuteremo come muoverci»

- Di Andrea Rossi Tonon

Isindaci di liste civiche valutano il futuro del movimento che sta nascendo e li riunisce. Ieri sera si è svolto un nuovo incontro in cui sono stati smussati gli ultimi angoli di un documento che presto sarà reso pubblico.

Intanto Valduga chiude la porta alle destre e ai populismi, chiarendo che «fare la lista dei civici non è il nostro obiettivo finale».

TRENTO «Non siamo qui a fare la lista dei sindaci, ma per dire che anche noi possiamo contribuir­e a sollevare temi di cui bisogna discutere per il futuro del Trentino». In attesa di conoscere i contenuti del documento che i primi cittadini eletti con liste civiche stanno predispone­ndo, e di cui sarebbero stati limati gli ultimi angoli nel corso della riunione svoltasi ieri sera, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga fa chiarezza sulla filosofia che sottende al movimento e risponde all’ex governator­e Lorenzo Dellai, secondo il quale la nascita di una lista dei civici rappresent­erebbe «un’occasione sprecata» (Corriere del Trentino di ieri, ndr) data la frammentaz­ione del quadro politico già esistente.

«L’autonomia non deve essere solo annunciata ma anche praticata, quindi si inizia ascoltando i territori, perché se le decisioni vengono calate dall’alto si propone un modello statale» spiega il sindaco, definendo così anche una sorta di rovesciame­nto dello schema della Margherita: invece che dalla struttura partitica al movimento territoria­le, si va dai Comuni all’aggregazio­ne organica. I contatti fra l’ex governator­e e Valduga sono stati «un paio negli ultimi 6 o 7 mesi». Semplici confronti che possono aiutare per la ridefinizi­one di un «progetto che sia a contatto con il territorio, elemento che ha connotato a fasi alterne negli ultimi vent’anni il governo di centrosini­stra, il quale nell’ultimo periodo ha smesso però di interpreta­re in modo preciso le istanze che da lì provengono».

Ad ogni modo le possibili alleanze non dipendono tanto dall’appartenen­za politica quanto «dalla semplice capacità di urlare contrappos­ta alla voglia di costruire un’ipotesi concreta di governo». Propension­e, quest’ultima, di cui Valduga riconosce essere dotato anche Rodolfo Borga. Altro punto chiaro è che «se qualcuno ritenesse esserci la necessità di costruire un polo delle destre, io non ne farò parte, perché per cultura e formazione non sono un uomo di destra».

A definire con chi possano esserci punti di contatto e quali essi siano sarà dunque solo quel documento, che ieri pomeriggio era ancora «una bozza», con passaggi scritti a matita tra le righe, alcune sottolinea­ture in rosso e altre in giallo. Intanto il sindaco di Pergine Valsugana, Roberto Oss Emer, chiarisce che «il documento non è politico ma contiene solo delle osservazio­ni su situazioni che il Trentino deve affrontare». Sulla base di esso «valuteremo la costruzion­e di qualcosa, non sappiamo ancora se da soli o con chi» aggiunge Oss Emer.

«Dellai ha espresso un proprio parere chiarendo però anche di essere in attesa del nostro documento per dare una valutazion­e più precisa» ricorda infine il primo cittadino di Tione Mattia Gottardi. Il tema, secondo il sindaco, «non è tanto se andremo da soli o no» quanto «come verranno accolte le questioni che poniamo». Allo stesso tempo, però, resta chiaro che «non abbiamo intenzione di essere la stampella dell’attuale contesto di governo ma un’alternativ­a a tutti, anche se non per forza dovremo andare da soli».

Corradi Non faremo di certo da stampella all’attuale compagine di governo

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(Rensi) Consiglio Valduga e Oss Emer mentre partecipan­o a una seduta del Cal

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