Seicento farfalle e orti nuovi Muse, inno alla biodiversità
Il Muse partecipa a «Il Trentino per la BIOdiversità», la due giorni di eventi promosso dalla Provincia di Trento per divulgare e celebrare i valori universali della biodiversità — con un intero pomeriggio di attività, domenica 21 maggio dalle 15 alle 19 e due eventi davvero speciali. Per tutto il pomeriggio, le sale del museo si animeranno con laboratori, visite guidate, corner informativi e attività. Una serie di proposte che faranno da cornice ai due momenti clou, speciali e veramente unici: l’inaugurazione della mostra temporanea L’oasi delle farfalle, che per circa tre settimane porterà nella serra tropicale del museo oltre 600 coloratissime farfalle, e dell’allestimento dei nuovi Orti del Muse che riproporranno le coltivazioni tipiche di tutte le regioni italiane.
Fino al 4 giugno il Muse ospita, libere nella Serra tropicale, svariate specie di farfalle tropicali, provenienti da Africa, Asia e America. L’esposizione è organizzata in collaborazione con il Parco Natura Viva e realizzata grazie alla consulenza dell’associazione Farfalle nella testa.
A partire dal 21 maggio, nella nursery della Serra tropicale si potranno osservare le crisalidi da cui schiuderanno fino a 1.300 farfalle, in circa tre settimane. Ogni giorno sarà possibile assistere alla schiusa delle farfalle, ai loro primi voli all’interno della serra e mentre sono posate in alimentazione presso i cosiddetti «bar delle farfalle». Durante l’inaugurazione, verranno proposte visite guidate per addentrarsi nel meraviglioso mondo di questi colorati insetti.
Tra le specie di farfalle presenti nella serra, alcune provengono dal Costa Rica, grazie al progetto di conservazione «El Bosque Nuevo», nato nel 1995 e fondato sul mantenimento dell’attività economica locale legata all’allevamento di farfalle da esportare allo stato di crisalide verso le centinaia di case delle farfalle diffuse nel mondo.
Uscendo all’aria aperta ci si potrà imbattere nei nuovi Orti del Muse, dove si potrà compiere un percorso dedicato all’agro-biodiversità che caratterizza tutto il territorio nazionale. Dieci aiuole esporranno le tipicità orticole coltivate nelle diverse regioni d’Italia: dal «Peperone quadrato d’Asti» tipico del Piemonte alla «Zucca beretta piacentina» dell’Emilia Romagna, dagli «Agretti» tipici del Lazio allo «Zucchino Serpente di Sicilia» dell’isola omonima. Lungo il percorso di visita, sarà possibile imbattersi in insoliti ortaggi, utilizzati nelle tradizioni culinarie in tutta la penisola. Tra questi, ad esempio la Ciuiga del Banale, la Ribollita toscana, Ciceri e tria salentino e la ‘Nduja di Spilinga calabrese.