Corriere del Trentino

Meccanico morto, domani il funerale «Tutelare il lavoro»

Aperto un fascicolo, nel mirino l’impianto frenante. Domani il funerale

- Erica Ferro

Un moto di condoglian­za, «di vicinanza vera a chi sta soffrendo». Poi la riflession­e, ripetuta «troppe volte»: «Manca ancora una capillare diffusione della cultura della sicurezza e della prevenzion­e dei rischi, la sola via per sconfigger­e la terribile statistica delle morti bianche». Il presidente del consiglio provincial­e Bruno Dorigatti interviene sul terribile incidente in cui ha perso la vita, venerdì mattina, Giuseppe Zito, il quarantenn­e di origine calabrese e residente a Romagnano rimasto schiacciat­o sotto un camion che stava aggiustand­o. La Procura, nel frattempo, ha aperto un fascicolo per chiarire con certezza le cause e la dinamica dell’accaduto e sciogliere i tanti dubbi che ancora circondano quegli attimi maledetti.

Le indagini serviranno a individuar­e se e in che modo un guasto all’impianto frenante del mezzo possa aver determinat­o uno spostament­o del camion una volta messo in moto. Tanti sono ancora i punti di domanda nella tragedia. Agli inquirenti toccherà il compito di cercare delle risposte. Sotto la lente di ingrandime­nto ad esempio potrebbero passare il comportame­nto di Zito e del giovane collega che venerdì lo aveva accompagna­to nell’intervento di assistenza. Un’operazione che si è trasformat­a in un dramma.

«È necessario che ogni lavoratore rispetti con scrupolo assoluto le regole che gli garantisco­no di tornare a casa ogni sera dai suoi cari — osserva Bruno Dorigatti — così come il costo di un lavoro protetto dalle situazioni di oggettivo pericolo deve essere un onere sacro per le imprese».

All’ «Interservi­ce», l’azienda specializz­ata nella manutenzio­ne di veicoli industrial­i e commercial­i dove Zito lavorava da oltre un lustro, nemmeno ieri c’era molta voglia di parlare. L’officina e il servizio di vendita ricambi sono attivi anche il sabato mattina, ma il dolore è troppo recente, troppo forte da sopportare e da esternare. Un intervento di routine che si trasforma in tragedia è una sofferenza che lascia il segno.

Una traccia indelebile che rimarrà impressa per sempre anche nel cuore della moglie Irene Fedel e delle sue figlie, Giulia e Tamara. A quest’ultima il compito di accogliere le tante persone che si accostano all’uscio di via Fontanelle per portare conforto: «L’ho stretta forte, come si stringe una persona cara — dice l’ex parlamenta­re e consiglier­e regionale Claudio Taverna che abita accanto alla famiglia — a volte vale più un abbraccio di mille parole. Sono tutti molto scossi ovviamente, ma non ho voluto disturbare Irene». Anche la suocera di Zito, che col marito occupa il piano terra della villetta, si affaccia un momento. «Ero debitore nei confronti di Giuseppe — prosegue Taverna — ci univa quella vicinanza che era comunità». Il funerale sarà celebrato domani alle 14.30 nella chiesa di Santa Brigida a Romagnano.

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 ??  ?? Felice Giuseppe Zito con la moglie il giorno delle nozze. In basso, con il cane, uno scatto al lago del meccanico di Romagnano. In basso, nell’ultima foto, il vicino di casa Claudio Taverna
Felice Giuseppe Zito con la moglie il giorno delle nozze. In basso, con il cane, uno scatto al lago del meccanico di Romagnano. In basso, nell’ultima foto, il vicino di casa Claudio Taverna
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