«Un giorno nuovo»
I Sick Tamburo attesi il 27 maggio al Summerday festival di Spera Accusani (Mr. Bean): «Le cose scontate e banali sono quelle che valgono»
Eccoli, i Sick Tamburo tornano in Trentino per la prima data del tour estivo, in programma sabato prossimo 27 maggio a Spera (inizio concerto alle ore 21.30) in occasione del «Summerday 2017».
La band di Pordenone capitanata da Gian Maria Accusani (Mr. Man) ed Elisabetta Imelio (Boom Girl) presenterà il nuovo album Un giorno
nuovo, uscito ad aprile per La Tempesta Dischi. Un disco che mescola elettronica, rock e new wave accompagnato da testi mai banali, che consolida l’identità di una band che rappresenta un unicum nel panorama indipendente italiano. Nati nel 2007 dopo l’uscita dei due fondatori dai Prozac +, si sono ritagliati uno spazio significativo grazie a dischi come Sick Tamburo (2009), A.i.u.t.o. (2011) e Senza vergogna (2014). Dal vivo si presentano mascherati e ricorrono a dei nickname per celare la loro vera identità: in quest’occasione saranno in quattro sul palco con l’eventuale incursione di un quinto elemento, variabile costante del tour.
Ad aprire il concerto ci penseranno Mad Medulla e Daiana Lou.
Gian Maria, in che direzione va «Un giorno nuovo» rispetto ai vostri precedenti lavori?
«Diciamo che dal punto di vista lirico prende una strada tutta sua: il filo conduttore è la consapevolezza delle cose importanti nella vita e di quanto sia difficile accorgersene. Le cose più scontate e banali sono la realtà e il giorno nuovo simboleggia quello in cui si inizia a rendersi conto del loro valore. Musicalmente c’è più melodia e la scelta di utilizzare solo la voce maschile: ci piace mescolare tanti generi diversi e mi fa piacere che i Sick Tamburo siano considerati una realtà diversa e difficile da catalogare».
Cosa le è rimasto dell’esperienza vissuta con i Prozac +?
«Sicuramente tanto, i Prozac + li considero miei figli e li ricordo con molta gioia. Abbiamente biamo vissuto un periodo di esplosione inaspettata tra il 1998 e il 2002 (con l’indimenticabile tormentone Acida, ndr) per un gruppo alternativo senza l’ambizione di finire nella top ten. Tutte le cose poi succedono e cambiano, si spostano ed evolvono: indub- adesso i Sick Tamburo sono una parte della mia vita a cui sono ancora più legato».
Che tipo di concerto avete preparato per questo tour estivo che va a iniziare?
«Sul palco siamo in quattro nella formazione con basso, due chitarre, batteria e i campioni in base. Ad ogni tappa, però, abbiamo pensato di fare una sorpresa al pubblico e anche a noi stessi riservandoci la scelta di ricorrere ad un quinto elemento. Eseguiremo gran parte di Un giorno nuovo e un bel mix di tutto quanto il resto della nostra produzione. Sono contento di tornare in Trentino a suonare da dove manchiamo da alcuni anni: ricordo un bellissimo posto all’aperto in Val di Sole tra le montagne e un fiume dove si faceva rafting».
Che legame c’è con i vostri concittadini Tre Allegri Ragazzi Morti e che esperienza vivete all’interno de La Tempesta?
«Con i Tre Allegri siamo amici da sempre ed è stato naturale confluire nella Tempesta, che in realtà è un collettivo allargato in cui ogni band fa l’etichetta di se stesso».