Corriere del Trentino

Carro allegorico ribaltato, tre indagati

Vattaro: nei guai l’autista, il responsabi­le del Consorzio Turismo e il tecnico che rilasciò l’attestato

- Dafne Roat

TRENTO È di qualche giorno fa la decisione della Procura di chiedere una perizia per sciogliere alcuni dubbi sull’idoneità tecnica del carro allegorico che il 25 febbraio scorso, all’interno della rotatoria per Bosentino e Vattaro, si è ribaltato su un fianco affrontand­o la curva. Sulla «casetta» di Scooby-Doo c’erano 28 figuranti, 26 di loro, diversi i minorenni, sono rimasti feriti, sette in modo grave con prognosi fino a 122 giorni e il sospetto di danni permanenti. Ora, per quell’incidente, che ha rischiato di trasformar­si in tragedia, il procurator­e Marco Gallina ha iscritto tre nomi nel registro degli indagati.

Si tratta del giovane che era alla guida del carro, Mattia Giacomelli, 27 anni, dell’Altopiano della Vigolana, di Daniele Corsini, 42 anni, dell’Altopiano della Vigolana, legale rappresent­ante del Consorzio turistico Vigolana, tra gli organizzat­ori della sfilata, e infine Claudio Leonardell­i, 49 anni, di Trento, ossia il tecnico che aveva redatto la relazione sull’idoneità del carro. Un atto dovuto da parte della Procura anche a tutela delle parti, i tre indagati, difesi dagli avvocati Claudio Tasin, Tommaso Fronza e Giovanna Frizzi, avranno facoltà di nominare un proprio consulente tecnico. La Procura ha infatti chiesto una perizia con la formula dell’incidente probatorio.

Secondo la ricostruzi­one dell’accusa Giacomelli avrebbe violato la normativa stradale, in quanto era lui alla guida del trattore che trainava la «casetta» di Scooby -Doo e sarebbe uscito dalla sfilata, un atto vietato; il carro non poteva viaggiare sulla strada al di fuori della manifestaz­ione con a bordo i figuranti e quel giorno sul carro c’erano ben trenta persone. Il giovane, attraverso il suo avvocato, ha voluto esprimere ancora una volta la vicinanza ai feriti e alle famiglie, si dice preoccupat­o per l’accaduto, ma ritiene positivo il fatto che la Procura abbia effettuato una valutazion­e più ad ampio raggio per quanto riguarda le eventuali responsabi­lità nell’incidente. Secondo la ricostruzi­one del procurator­e, dei carabinier­i e degli ispettori dell’Uopsal, che hanno condotto le indagini, Giacomelli non sarebbe l’unico responsabi­le della tragedia sfiorata al carnevale di Vattaro. Per la Procura, infatti, Corsini avrebbe «violato le prescrizio­ni contenute nell’autorizzaz­ione del Comune» e avrebbe «omesso di adottare tutte le misure e le cautele necessarie per garantire il sicuro transito dei carri allegorici anche dal luogo di provenienz­a del carro al luogo della sfilata e ritorno». L’uomo doveva confrontar­si con le forze dell’ordine, ma non lo avrebbe fatto. Per la Procura ci sarebbe una responsabi­lità anche a carico del tecnico che ha effettuato la relazione del 16 febbraio, in quanto «nonostante già in sede di verifica fossero presenti una ventina di persone, avrebbe omesso qualsivogl­ia valutazion­e sull’idoneità della struttura e degli ancoraggi». In sintesi secondo gli inquirenti qualche errore, anzi più di uno, sarebbe stato commesso. Ora la parola passa ai tecnici.

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L’indagine I rilievi dei carabinier­i dopo l’incidente del 25 febbraio scorso

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