Sanità, il nuovo regolamento nasce fra luci e ombre
Bordon (Azienda): clima sereno. Cisl critica. Prudente Nardelli (medici): punti da chiarire
TRENTO Luci ed ombre emergono dal primo incontro fra Paolo Bordon, direttore dell’Azienda sanitaria provinciale (Apss) e le sigle sindacali dei lavoratori del settore della sanità. Sul tavolo della discussione stava il nuovo regolamento dell’Apss, che recepisce alcune riforme nell’organizzazione e nel funzionamento della sanità trentina e prevede l’implementazione di altre novità.
Le conseguenze del nuovo regolamento, che dovrà essere approvato dal Consiglio provinciale, «potranno essere giudicate solo sul lungo periodo» sostiene Romano Nardelli, del sindacato dei medici Anaoo. Si sono invece divise sulla questione delle Associazioni funzionali territoriali (Aft) Cigl e Cisl: la prima chiedendo di proseguire la sperimentazione e la seconda criticando il mancato coinvolgimento delle parti sociali nell’approvazione della riforma.
«L’atmosfera di oggi (ieri, ndr) è stata positiva – spiega Bordon – abbiamo illustrato in dettaglio il nuovo regolamento ai sindacati, ci hanno chiesto chiarimenti su diversi punti e nei prossimi giorni ci formalizzeranno le loro osservazioni. Il nostro testo di regolamento rimane una proposta, la scelta finale spetta a Piazza Dante».
Il nuovo regolamento formalizza la riorganizzazione, avvenuta a partire da gennaio, dei dipartimenti dell’Apss, sostituendo a una struttura su base territoriale una su base funzionale: l’auspicio è di arrivare a un’azienda sanitaria più efficiente e meno dispendiosa in termini di personale e risorse. «Ci sono ancora molti punti da chiarire – sostiene Nardelli – quindi continueremo a presidiare con attenzione gli aspetti contrattuali per quelle parti del nostro comparto che saranno interessate dalle modifiche dell’organigramma. Valuteremo da medici sulle modifiche tecniche e di funzionamento delle strutture, da sindacalisti sulle questioni lavorative e contrattuali».
Vengono quindi rimandate ai prossimi incontri le negoziazioni sulle specifiche di un regolamento che, convengono sia Apss sia i sindacati, sarà una rivoluzione per la sanità territoriale. La riorganizzazione dei dipartimenti dell’Apss, secondo Cgil Funzione pubblica, è «un’opportunità per migliorare la qualità della sanità trentina, ma la Provincia deve investire perché gli staff abbiano tutte le risorse necessarie». Molto critico è invece Nicola Paoli (Cisl medici), che denuncia la sperimentazione della Aft di Pinzolo come «svantaggiosa e illecita nei confronti dei medici e delle parti sociali che li rappresentano».