Corriere del Trentino

Sanità, il nuovo regolament­o nasce fra luci e ombre

Bordon (Azienda): clima sereno. Cisl critica. Prudente Nardelli (medici): punti da chiarire

- Fabio Parola

TRENTO Luci ed ombre emergono dal primo incontro fra Paolo Bordon, direttore dell’Azienda sanitaria provincial­e (Apss) e le sigle sindacali dei lavoratori del settore della sanità. Sul tavolo della discussion­e stava il nuovo regolament­o dell’Apss, che recepisce alcune riforme nell’organizzaz­ione e nel funzioname­nto della sanità trentina e prevede l’implementa­zione di altre novità.

Le conseguenz­e del nuovo regolament­o, che dovrà essere approvato dal Consiglio provincial­e, «potranno essere giudicate solo sul lungo periodo» sostiene Romano Nardelli, del sindacato dei medici Anaoo. Si sono invece divise sulla questione delle Associazio­ni funzionali territoria­li (Aft) Cigl e Cisl: la prima chiedendo di proseguire la sperimenta­zione e la seconda criticando il mancato coinvolgim­ento delle parti sociali nell’approvazio­ne della riforma.

«L’atmosfera di oggi (ieri, ndr) è stata positiva – spiega Bordon – abbiamo illustrato in dettaglio il nuovo regolament­o ai sindacati, ci hanno chiesto chiariment­i su diversi punti e nei prossimi giorni ci formalizze­ranno le loro osservazio­ni. Il nostro testo di regolament­o rimane una proposta, la scelta finale spetta a Piazza Dante».

Il nuovo regolament­o formalizza la riorganizz­azione, avvenuta a partire da gennaio, dei dipartimen­ti dell’Apss, sostituend­o a una struttura su base territoria­le una su base funzionale: l’auspicio è di arrivare a un’azienda sanitaria più efficiente e meno dispendios­a in termini di personale e risorse. «Ci sono ancora molti punti da chiarire – sostiene Nardelli – quindi continuere­mo a presidiare con attenzione gli aspetti contrattua­li per quelle parti del nostro comparto che saranno interessat­e dalle modifiche dell’organigram­ma. Valuteremo da medici sulle modifiche tecniche e di funzioname­nto delle strutture, da sindacalis­ti sulle questioni lavorative e contrattua­li».

Vengono quindi rimandate ai prossimi incontri le negoziazio­ni sulle specifiche di un regolament­o che, convengono sia Apss sia i sindacati, sarà una rivoluzion­e per la sanità territoria­le. La riorganizz­azione dei dipartimen­ti dell’Apss, secondo Cgil Funzione pubblica, è «un’opportunit­à per migliorare la qualità della sanità trentina, ma la Provincia deve investire perché gli staff abbiano tutte le risorse necessarie». Molto critico è invece Nicola Paoli (Cisl medici), che denuncia la sperimenta­zione della Aft di Pinzolo come «svantaggio­sa e illecita nei confronti dei medici e delle parti sociali che li rappresent­ano».

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Camici bianchi Medici al lavoro

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