Corriere del Trentino

Anziani, un sensore per controllar­li L’invenzione ora vola negli States

La startup roveretana Nively ha vinto ieri l’«Aging 2.0»

- Linda Pisani

TRENTO A partire per la Silicon Valley il prossimo novembre sarà la startup roveretana Nively. L’impresa, insediata al Polo della Meccatroni­ca, si è infatti classifica­ta prima all’Aging 2.0 StartUp Pitch Trentino, svoltosi ieri nella sede di Trentino Sviluppo e unica tappa italiana della competizio­ne internazio­nale che premia le migliori invenzioni nell’ambito dell’invecchiam­ento attivo pronte a essere immesse sul mercato.

Ora Nively rappresent­erà il Trentino e l’Italia alla prestigios­a convention california­na (che si terrà a San Francisco dal 13 al 15 novembre) dopo aver sbaragliat­o le altre cinque startup trentine e provenient­i da tutta Italia che si sono sfidate a colpi di innovazion­e e creatività per migliorare la vita degli anziani. Tra i partecipan­ti c’erano anche le imprese trentine Neurab, con il neurotable­t per la riabilitaz­ione di pazienti affetti da deficit cognitivi; Città del Sole, con un nuovo modello di business per la gestione dei condomini protetti per anziani; MediMe con il suo dispenser intelligen­te per facilitare la corretta assunzione quotidiana dei farmaci. Ma a convincere i giurati è stato «Mentorage» di Nively, l’innovativo sensore che monitora e possibilme­nte previene le cadute accidental­i degli anziani.

Massimo Barozzi, amministra­tore delegato di Nively, spin-off della software house Trilogis, in dieci minuti è riuscito a convincere con il suo «pitch» i giurati dell’Aging 2.0 che il suo «Mentorage» è la miglior soluzione tecnologic­a italiana in materia di invecchiam­ento della popolazion­e. «Mentorage è frutto di un lungo lavoro di ricerca, iniziato nell’alveo del programma europeo Horizon 2020 — ha spiegato Barozzi — e permette di monitorare, attraverso un sensore termico-informatic­o, la posizione degli anziani o delle persone infortunat­e presenti in casa o in una residenza sanitaria assistenzi­ale protetta, mettendola in relazione con gli oggetti e lo spazio circostant­e. Così è possibile verificare anche a distanza se sono sempliceme­nte seduti o se sono caduti a terra e hanno bisogno di aiuto».

Ad aprire la gara il vincitore 2016, Francesco Pannuti della bolognese Medime che con il software Vitaever aiuta le organizzaz­ioni domiciliar­i a ottimizzar­e il sistema informatic­o gestionale. «Andare a San Francisco è stata una bellissima esperienza — ha detto Pannuti — che non solo si è concretizz­ata con la produzione del nostro prodotto, ma ci ha permesso di gettare uno sguardo sulle tecnologie e sui modelli di organizzaz­ione mondiali. Ebbene il nostro paese non ha gap tecnologic­i, le aziende italiane sono al passo con le altre imprese. Abbiamo le idee, abbiamo la tecnologia il problema è metterla a sistema nel quotidiano».

Ilir Qose, direttore di Aging 2.0 Italia ha rilevato come l’aging, la terza età, non deve essere vista soltanto come un problema medicale e residenzia­le. «Le persone vogliono vivere la loro vita in modo completo, senza rinunciare al benessere — ha detto Qose —. Non dobbiamo pensare solo a curarle ma a farle stare meglio, e per farlo serve un’ottica sinergica tra utenti, investitor­i, industrie, startup. Dobbiamo offrire soluzioni integrate».

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Trentino Sviluppo La tppa italiana di «Aging 2.0»

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