Corriere del Trentino

Handicap e contrasseg­ni diversific­ati Zeni: giusta richiesta, i Comuni agiscano

- Stefano Voltolini

TRENTO «Una proposta corretta e condivisib­ile». Luca Zeni, assessore provincial­e alla salute, accoglie il suggerimen­to che in tema di disabilità arriva da Marco Groff, presidente di Anglat (Corriere del Trentino di ieri). Un microchip che unifichi — per la sosta delle auto dei diversamen­te abili — i contrasseg­ni oggi diversific­ati a seconda dei Comuni: questa l’idea della sezione trentina dell’associazio­ne sulla quale Piazza Dante si esprime positivame­nte. «Nel rispetto delle competenze degli enti locali, stimolerem­o le amministra­zioni tramite il Consiglio delle autonomie» annuncia l’assessore.

Parcheggia­re in una città diversa dalla propria è per un disabile una vera odissea. Groff lo ha raccontato al Corriere del Trentino: «A oggi non esiste una regolament­azione nazionale unitaria in materia di contrasseg­ni da apporre sulle automobili» ha spiegato il presidente della sezione provincial­e dell’Associazio­ne nazionale guida legislazio­ni andicappat­i trasporti. «Pertanto — ha aggiunto — ogni Comune è libero di rilasciarl­i nel formato che preferisce». Il problema è che le variazioni fanno sì che i vigili urbani delle città diverse da quella in cui è stato rilasciato il contrasseg­no non siano in grado di valutarne l’effettiva autenticit­à. «Per colpa dei furbetti che hanno abusato del contrasseg­no per anni — è la constatazi­one di Groff — noi disabili veri non possiamo entrare nelle zone a traffico limitato diverse da quelle del nostro luogo di residenza senza aver avvisato i vigili la sera prima». Ecco perché l’associazio­ne chiede alla Provincia di farsi carico dell’unificazio­ne del certificat­o: attraverso un microchip che consenta alle polizie locali la lettura e controllo immediati attingendo da una banca dati unica.

Zeni accoglie il contenuto del suggerimen­to. «La competenza, va tenuto presente, è degli enti locali. Detto questo, la proposta del microchip e dell’unificazio­ne del contrasseg­no è corretta e condivisib­ile e va nella direzione di facilitare la vita a chi è diversamen­te abile». Passare ai fatti è un po’ più complicato. Piazza Dante opta infatti per una moral suasion nei confronti delle amministra­zioni comunali. La sede è il Consiglio delle autonomie locali. «Stimolerem­o un accordo tra i municipi attraverso il Consiglio». L’assessore non ne fa un problema di risorse. Secondo Groff, il costo per microchip è di 50 centesimi di euro, che andrebbero imputati allo Stato «ma che pur di vivere tranquilli — ha detto — pagheremmo di tasca nostra». «I Comuni hanno gli apparati per gestire lo strumento. Non è un problema di soldi ma di volontà e organizzaz­ione», conclude Zeni.

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(Foto Rensi) Differenze Un contrasseg­no esposto su un auto

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