Corriere del Trentino

Mart rinnovato, Valduga approva: tecnici già operativi

Il sindaco di Rovereto conferma il progetto: «I nostri tecnici sono già al lavoro»

- Erica Ferro

Sarà il parco delle ex Dame Inglesi il punto in cui Rovereto si collegherà al Mart. Per Francesco Valduga, sindaco della Città della Quercia, si tratta dell’opportunit­à di «costruire un rapporto più intimo con la città».

TRENTO L’opportunit­à di «costruire un rapporto più intimo con la città», ma anche la possibilit­à di sviluppare «collaboraz­ioni di natura progettual­e e formativa». Francesco Valduga, sindaco di Rovereto, è consapevol­e delle potenziali­tà nascoste — letteralme­nte — dietro al portone di palazzo Fedrigotti, fra gli alberi secolari e le fontane antiche del parco delle ex Dame Inglesi, che il direttore del Mart Gianfranco Maraniello ha annunciato quale nuovo collegamen­to fra il museo e la sua città ( Corriere del Trentino di ieri). «Siamo disponibil­i a valutare tecnicamen­te e in maniera rapida i bozzetti di Mario Botta — assicura il primo cittadino — ma c’è bisogno di un confronto ampio con l’università».

È l’ateneo, infatti, a gestire palazzo Fedrigotti (dove hanno sede alcune aree di ricerca del Dipartimen­to di scienze cognitive, parte del Cimec e della scuola di dottorato di ricerca in Cognitive and brain sciences, nonché uno degli undici centri di ricerca dell’Istituto italiano di tecnologia) e le sue pertinenze: «È necessario dunque un confronto non solo per capire come definire gli spazi, i passaggi e le possibilit­à di apertura, ma anche rispetto all’intimità di docenti e studenti che va preservata» spiega Valduga.

Parlare di tempi e di costi, dunque, per il sindaco è «prematuro» (anche se l’obiettivo dichiarato da Maraniello per la realizzazi­one è il prossimo biennio), ma il progetto di collegare il Mart e il centro cittadino attraverso la sistemazio­ne del parco delle ex Dame Inglesi «è un’idea sulla quale c’è la possibilit­à di esprimersi concretame­nte in tempi rapidi». Il sopralluog­o assieme al direttore del Mart è già stato fatto e il sindaco conferma «la disponibil­ità del Comune a valutare i bozzetti di Botta (l’architetto ne ha regalati alcuni a Maraniello, ndr) per capire come si possano condurre le modifiche e le concession­i necessarie dal punto di vista tecnico affinché i lavori possano essere eseguiti e per ragionare sul collegamen­to con la parte finale di corso Bettini».

« Questo ragionamen­to rientra in un discorso più ampio di ripensamen­to degli spa- zi condivisi del “condominio” Mart, dunque sul ruolo della piazza, della caffetteri­a, del rapporto con la biblioteca — aggiunge il sindaco — mi auguro possa portare il museo a interagire ancora di più fisicament­e con la città ma anche a sviluppare nuove collaboraz­ioni di natura progettual­e e formativa con il Comune e l’università».

L’interazion­e con i tecnici comunali per capire nel dettaglio la fattibilit­à del progetto, a ogni modo, è già avviata. I giardini, che si snodano parallelam­ente a corso Bettini per quasi tutta la sua lunghezza e su più livelli, «si potrebbero prestare a diversi utilizzi sia dal punto di vista degli eventi e degli spazi espositivi, che per l’attraversa­mento cittadino nella quotidiani­tà con viste e prospettiv­e differenti sull’abitato». Insomma, la strada è tracciata.

Apertura Il Comune valuterà i bozzetti di Botta, poi il dialogo deve coinvolger­e tutti

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(foto Rensi) Interessat­o Il primo cittadino Francesco Valduga

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