Crescita, nove imprese lasciano il segno
Ricerca Unioncamere. Svetta Fly Grigno: il fatturato supera i cinquanta milioni
InTrentino ci sono nove aziende che sono riuscite a crescere del 20% per tre anni consecutivi. Per questo entrano di diritto nel gruppo dei «campioni di crescita» denominati «scale up». Secondo i dati di Unioncamere ci sono anche quattro realtà dell’Alto Adige così performanti. La migliore è la Fly di Grigno, che nel breve lasso temporale è riuscita a crescere da 4,2 a 55 milioni di fatturato.
TRENTO Nove aziende trentine e quattro bolzanine rientrano nella classifica di Unioncamere sui «campioni della crescita» in Italia. Si tratta delle 895 società che si sono ingrandite più velocemente, per vendite e fatturato, fra il 2012 e il 2015. L’Ocse le definisce «scale up», grazie alla capacità di mettere a segno un +20% per tre anni consecutivi. Nel gruppo va inserita anche la trevigiana Progest, che controlla le Cartiere di Villa Lagarina.
La rilevazione prende in considerazione solo le realtà oltre i dieci addetti, perché le dimensioni inferiori possono sfalsare i dati.
Partendo dall’Alto Adige, la realtà più grande è Espo Electronic srl (logistica e ricambi per i laboratori di assistenza elettrodomestici ed elettronica di consumo), che in tre anni è passata da 5 a 15 milioni di fatturato, mentre i suoi addetti sono saliti da 11 a 13. A seguire Hoku (carpenteria), passata da 1,46 a 3,3 milioni di euro, con una crescita anche sul fronte occupazionale, da 12 a 15 unità. Da menzionare pure Goetsch Alex srl (materiali da costruzione) con un fatturato scresciuto da 945.920 euro a 3,9 milioni e 13 dipendenti stabili; e infine Tanzer Projekt srl (forniture mobilieri e falegnami) che ha visto crescere il fatturato da 600mila a 1,9 milioni di euro, accanto a un forte aumento di personale, da 10 a 29 unità.
In rappresentanza del Trentino sono invece nove le aziende che sono state inserite in questa speciale classifica. Delle prime 5o in Italia per fatturato fanno parte tre realtà. Si tratta della Fly di Grigno (meccanica aerospaziale ed energetica, costola del gruppo Forgital) capace di passare da un fatturato di 4,25 milioni a oltre 55 milioni. Nel contempo i lavoratori sono quasi triplicati, da 36 a 112 unità nel 2016.
Altra realtà molto importante è Collini Lavori spa (costruzioni) che ha accresciuto il proprio fatturato da 14,8 a 128,2 milioni di euro, patendo però un calo sul fronte occupazionale da 103 a 61 unità.
La terza inserita nella parte alta della classifica è Profacta spa, (materiali inerti per l’edilizia, gruppo bresciano Faustini), cresciuta da 15,97 a 75,5 milioni, ma con un calo da 53 a 8 dipendenti. Fra i primi 50 figura anche Pro-Gest (Cartiere Villa Lagarina), con una crescita da 8,3 a 171,7 milioni.
Proseguendo nell’elenco le altre aziende con performance degna di rientrare fra le «scale up» sono «Alpino società a responsabilità limitata semplificata» (settore alberghiero), passata da 31mila a 1,2 milioni di euro, con una crescita di personale da 10 a 14 unità. Direttamente da Bologna da segnalare Bonfiglioli Mechatronic research (progettazione di prodotti meccatronici), con una fatturato passato da 328mila a 7,4 milioni di euro, che ha permesse di accrescere il personale da 10 a 48 unità.
Poi ci sono Innova srl (climatizzazione) passata da 2,22 a 8,93 milioni di euro, con un importante incremento occupazionale, da 24 a 47 persone. A seguire Mekna srl (lavorazioni meccaniche di precisione), che vede lievitare il fatturato da 400.000 a oltre 3 milioni di euro, accanto ad assunzioni da 23 a 31 unità. Tozzi nord (energie pulite) è passata da 298mila a 16,22 milioni di euro (da 18 a 20 addetti) e Waris srl (energia solare) da 4,86 a 18 milioni e da 11 a 40 dipendenti.