Colonia estiva, sospetta intossicazione Dolori per 50 bimbi. Uova sequestrate
Marilleva: una cinquantina i casi. Indaga il Nas: sequestrate 100 uova, carenze igieniche
Una sospetta intossicazione alimentare ha coinvolto una cinquantina di bambini, tra i 6 e gli 11 anni, durante la colonia estiva a Marilleva, in val di Sole. Diciassette sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale di Cles per i forti dolori addominali e vomito. Gli altri sono stati visitati dal medico e curati in colonia. Blitz del Nas allertato dal papà di un bambino. Sequestrate 100 uova.
TRENTO È iniziato tutto con un forte mal di pancia, poi vomito e diarrea. Sono finiti a letto con dolori uno dopo l’altro. Diciassette di loro sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale di Cles, due ricoverati in osservazione per quarantotto ore, gli altri, una cinquantina in tutto, sono stati visitati dal medico e curati in colonia.
Doveva essere una vacanza strepitosa, immersa nel verde, ricca di eventi, formazione, ma anche tanto divertimento. La cornice poi, Marilleva 1400, in val di Sole, era senza dubbio affascinante e accogliente. Un biglietto da visita sicuro. I presupposti c’erano tutti e quanto pare il divertimento non è davvero mancato, peccato che una cinquantina di bambini, tra i sei e gli undici anni, ricorderanno la colonia estiva anche per i forti dolori addominali e il vomito che a quanto pare ha colpito gran parte dei bimbi ospiti della colonia nel primo turno, ossia quello dal 30 giugno al 14 luglio. Si parla di una sospetta intossicazione alimentare e ora è scattato l’intervento dei carabinieri del Nas di Trento che indagano sull’episodio insieme al Servizio Igiene e sanità pubblica dell’Azienda sanitaria provinciale.
Il malessere ha colpito molti ospiti del primo soggiorno, mala colonia, organizzata da una società di fuori provincia, ma di fatto gestita da un’altra società, la Cora srl di Catania, è suddivisa in turni da quindici giorni e sembra che anche i bambini del secondo turno, quello di metà luglio, abbiamo avuto gli stessi problemi dei piccoli ospiti del soggiorno precedente. Si è pensato a un virus molto aggressivo, ma in realtà i dubbi che si tratti di un’ intossicazione alimentare sono molti, tanto che al pronto soccorso i medici non avrebbero individuato alcun virus. Ad allertare i carabinieri è stato il papà di un bambino che ha inviato un’email illustrando quanto accaduto. Il blitz del Nas è scattato immediatamente. Il 17 luglio è arrivata la segnalazione e il giorno dopo i carabinieri del nucleo antisofisticazione dell’Arma erano già a Marilleva. Il tempo necessario di preparare l’intervento e raggiungere la struttura. I carabinieri si sono presentati insieme al personale del Distretto sanitario di Malè e del Servizio di igiene e sanità pubblica.
Nel corso del sopralluogo i militari dell’Arma e i sanitari hanno sequestrato 100 uova scadute da alcuni giorni e sono stati prelevati dei campioni dagli alimenti (pasta, straccetti di pollo, riso, funghi, e spinaci impanati), conservati in frigo, che adesso verranno analizzati per capire se c’è stata una contaminazione. Verrà esaminata anche l’acqua.
Si cerca di capire la causa del malessere dei bambini, ma nel frattempo la società, che gestiva la colonia, la Cora srl di Catania, rischia alcune contravvenzioni per precarie condizioni igienico-sanitarie e per violazione del protocollo Haccp (acronimo dall’inglese Hazard-Analysis and Control of Critical Points), che è mirato a prevenire la contaminazione degli alimenti. La cucina della struttura dove erano ospitati i bambini sarebbe infatti stata trovata sporca e con scarsa igiene, inoltre c’erano le uova scadute.
Ora si attendono le analisi dei campioni per capire se c’è si è trattato davvero di intossicazione alimentare e la rabbia di alcuni genitori rimbalza anche su un gruppo su Facebook. Alcuni di loro si dicono molto preoccupati e pensano si sia trattato di un evento legato all’alimentazione, ma c’è anche chi ipotizza un virus.