«Previsioni Pil all’1%, ma cresceremo di più»
Rossi presenta ai consiglieri rendiconto, assestamento di bilancio e documento di economia e finanza Il presidente sugli sgravi Irap: «Effetti inferiori alle attese, ora incentivi alle imprese che assumono»
TRENTO «I dati relativi all’andamento del Pil 2016 non sono definitivi ma di previsione. In questa fase abbiamo preferito essere prudenti, ma sicuramente la crescita si rivelerà più alta rispetto a quella stimata, cosa di cui beneficeremo nel prossimo esercizio». La precisazione «particolarmente importante» di Ugo Rossi vale come risposta ai dubbi sorti a molti consiglieri di fronte all’ottimismo con cui il presidente aveva accompagnato la presentazione pubblica del documento di economia e finanza provinciale avvenuta il 6 luglio.
Il testo, sottoposto ieri all’aula per la prima volta, evidenzia numerosi indicatori positivi e fissa una previsione di crescita del Pil dell’1% per ogni anno da qui al 2020. Nell’elaborazione di quelle percentuali, o quantomeno di quella legata all’incremento del Pil 2016, si sarebbe però deciso di esagerare per difetto.
Rossi ha spiegato che dai dati presenti nel Def provinciale «emergono elementi di fiducia rispetto al passato, sebbene nel dibattito si parli spesso del vantaggio competitivo dei territori vicini, soprattutto l’Alto Adige» che «a seconda delle prospettive delle diverse economie e mercati» è capace di rivolgersi al mercato tedesco o a quello italiano. Ma oltre ai dati presenti nel Def provinciale, il presidente ha spiegato di aver voluto allegare un documento ulteriore in cui è presente «una battaglia di indicatori che fotografano la situazione e nel contempo indicano la strada per immaginare eventuali correzioni nelle politiche economiche e di coesione sociale».
Una delle modifiche già annunciate è legata all’assegnazione di sostegni al mondo economico. «Dal punto di vista fiscale abbiamo ragionato e abbiamo la necessità di riuscire a indirizzare gli incentivi verso le imprese che dimostrano la responsabilità sociale di investire nel proprio capitale umano» ha annunciato Rossi, aggiungendo che «nella prossima manovra finanziaria prevedremo un orientamento migliore».
Ciò su cui invece non si interverrà è il contenimento della spesa corrente. Il presidente ha infatti spiegato essere uno dei «fattori sistemici», rimasto «sugli stessi livelli della scorsa legislatura senza un peggioramento qualitativo e quantitativo dei servizi erogati, anzi con un presidio significativo nei settori dei servizi alla persona, soprattutto in ambito socio sanitario». Questo stesso elemento, secondo Rossi, evidenzierebbe l’esistenza di «margini» per «lavorare al servizio degli investimenti per lo sviluppo economico e di welfare» mentre per le entrate «occorre crescere anche attraverso il coinvolgimento del risparmio privato».
Il presidente ha inoltre spiegato che da un «ulteriore approfondimento» sulla mancata parificazione da parte della Corte dei conti di alcuni capitoli del rendiconto 2016 emergerebbe «la correttezza delle procedure applicate dalla Provincia in tema di riduzione dell’indebitamento dei Comuni».
Da oggi i consiglieri potranno esprimersi su rendiconto, assestamento e Def, di cui dovrà essere infine votata l’approvazione.