Senzatetto, si cerca la nuova struttura «Basta affitti, acquisteremo i muri»
La giunta dà il via libera all’investimento. Caramaschi: «Una corsa contro il tempo»
BOLZANO Il Comune cerca una struttura da cento posti per ospitare i senzatetto e i «fuori quota». Ieri la giunta ha dato il via libera all’operazione, già annunciata sette giorni fa. Con una importante novità: per uscire dalla logica emergenziale, stavolta l’obiettivo — riportato nel bando — è avere a disposizione un capannone di proprietà, e non semplicemente in affitto.
La nuova struttura servirà per attuare il progetto «Emergenza freddo»: un riparo ai senzatetto che nel passato veniva assicurato ai Piani e — lo scorso inverno — in una parte dedicata dell’ex Alimarket, l’immobile affittato dalla Provincia in via Gobetti. Il problema è che, negli ultimi tempi, ai clochard «classici» si sono uniti gruppi sempre più folti di migranti «fuori quota», respinti dalla rete di accoglienza ufficiali. Per questo il Comune aveva chiesto alla Provincia di garantire il servizio «emergenza freddo» in via Gobetti anche oltre la stagione invernale. Ma la risposta è stata negativa, motivata dal timore di creare un ulteriore punto di attrazione per migranti privi dei requisiti previsti.
Di qui l’azione della giunta comunale, spinta da un altro timore: quello di veder trasformati i parchi cittadini in «bivacchi » da parte di gente espulsa dal sistema di accoglienza. Tramite il bando che verrà pubblicato a giorni sull’albo pretorio, il Comune cerca una struttura, possibilmente in zona industriale o comunque in periferia, che possa contenere cento posti letto, con i relativi servizi sanitari. Il capannone, che dovrà essere esterno alla fascia del rischio aeroportuale, rimarrà attivo tutto l’anno, per offrire un riparo dignitoso ai «fuori quota» e non solo ai senzatetto comunitari. Ieri la giunta ha dato il via libera al bando, con una importante precisazione: per la prima volta si cercherà una struttura di proprietà, non solo in affitto. Come dire: l’emergenza diventerà permanente.
«Alla lunga — osserva l’assessore al sociale Sandro Repetto — è più conveniente effettuare un investimento anziché pagare ogni anno un canone » . A me ro te rmine di confronto, va ricordato che la Provincia ogni mese spende quasi 40.000 euro di affitto per adibire l’ex Alimarket (proprietà Tosolini) all’accoglienza dei profughi. Il sindaco Renzo Caramaschi ha fretta: «Anche se tutto andrà bene con la gara — calcola — saremo a filo per aprire la nuova struttura in tempo per l’inizio della stagione invernale.