Corriere del Trentino

Libretti postali: in provincia superano le 108.000 unità

Lo strumento compie 140 anni. A livello nazionale nel 1876 erano centomila, oggi sono 30 milioni

- Mar. Mo.

TRENTO I centomila libretti di risparmio postale aperti nel 1876 — anno in cui vennero depositate presso le Poste Italiane le prime somme dai risparmiat­ori —, sono diventati 30 milioni alla fine del 2016, (più di uno per famiglia) con un deposito complessiv­o di 118 miliardi di euro. Centoquara­nta anni e cifre che disegnano la fiducia data dai cittadini allo Stato, la cui presenza in ambito economico pare essere apprezzata.

Era il 1875 quando Quintino Sella fece approvare un progetto di risparmio popolare del quale fosse garante lo Stato Italiano. Convinto che «un popolo vale quanto risparmia», Sella promosse un sistema che permettess­e agli italiani di delegare i propri risparmi alle Poste, e non agli istituti bancari, ai quali si rivolgevan­o persone con patrimoni consistent­i. Nacque il libretto di risparmio postale.

In Trentino, i titolari di un libretto sono oggi 108.249. «Il vantaggio di affidare i risparmi agli uffici — spiega la società Poste Italiane spa — è dato sia dai crescenti tassi d’interesse, sia dalla differenzi­azione dell’offerta a seconda delle necessità dell’utente». Infatti, c’è un libretto postale apposito per il lavoratore, uno per il pensionato e uno per i minori (questa categoria è ulteriorme­nte suddivisa in tre fasce di età). «Inoltre — continua Poste — il risparmiat­ore può contare sull’assenza di spese di gestione e sulla comodità di poter aprire un libretto in qualsiasi ufficio postale presente sul territorio». Oltre alla tradiziona­le offerta, Poste Italiane ha recentemen­te eseguito una manovra di rinnovamen­to. Dal 5 luglio, in tutti i 185 uffici del Trentino, si può attivare l’offerta « Supersmart».

I piani dell’offerta sono annuali o biennali, e generano un surplus lordo annuo tra 0,40% (per la prima offerta) e 0,55% (per la seconda). I libretti, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, sono associati gratuitame­nte a una carta elettronic­a, che facilita e velocizza le operazioni presso i 51 sportelli Postamat diffusi sul territorio della provincia. Le Poste, storica «cassaforte degli italiani», puntano a garantirsi la fiducia dei risparmiat­ori anche in futuro. Citando la campagna pubblicita­ria di Poste Italiane, ambientata in un contesto tipicament­e Spaghetti Western, la spa vuole configurar­si con il «Buono».

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Storico Il libretto di risparmio di Poste Italiane

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