L’Odissea tascabile Paolini racconta le facce della fortuna
L’attore protagonista oggi al castello di Arco. Sul palco anche Monguzzi
Si terrà stasera al castello di Arco lo spettacolo di Marco Paolini dal titolo U. Piccola odissea tascabile, reading dedicato alle migrazioni, al viaggio e alla ricerca del luogo giusto, della parte giusta, del modo giusto. In scena con Paolini anche Lorenzo Monguzzi, straordinario interprete della musica di scena di tanti lavori dell’artista veneto. «Ho scritto questa sintetica Odissea quindici anni fa — dice Paolini — e da allora l’ho letta e suonata di tanto in tanto, sia da solo che in compagnia. Giorgio Gaslini e Uri Caine hanno composto e improvvisato per la prima esecuzione, nel 2003. Poi Mario Brunello e Tolo Marton mi hanno accompagnato e guidato nel rileggerla qualche anno dopo. Mi piace immaginare che succederà ancora di trovare musicisti complici in quena sto viaggio, nel frattempo ho ripreso ad allenarmi per narrarla e suonarla anche da solo. Non voglio più leggerla, vorrei che imparasse a camminare da sola».
Ecco, così è stato, e quello che accadrà alla Lizza, il prato del castello di Arco che domi- l’Alto Garda (inizio alle 21.30), sarà una «narrazione viaggiante» su invenzioni di linguaggio immediato, pop, politicamente scorretto, ma che mantiene fedelmente tutte le corrispondenze con le tappe, gli incontri e le peripezie del viaggio omerico. La storia di U non finisce con il ritorno in patria. Un epilogo serve a narrare la morte di U non come prevista dall’indovino Tiresia, ma come immaginata da Dante, in mare.
U. Piccola Odissea tascabile è un discorso sulla fortuna, talvolta avversa, talvolta favorevole, ma senza un perché. È una storia tagliente narrata dal punto di vista di chi per salvarsi deve mentire, travestirsi, ingannare, combattere. La rotta tortuosa di U incrocia altre traiettorie di naufraghi. La barca di U è diventata una flotta. Per ridare dignità a un milione di odissee serve immaginarne il coraggio, la bellezza e l’astuzia e non solo l’orrore. Serve stupore e non solo pietà, serve ironia dentro la tragedia.
L’odissea tascabile è un lavoro in versi proposto per «Il castello delle meraviglie» progetto che vuole aprire il castello di Arco a una fruizione ulteriore rispetto alla tradizionale fascia oraria di visita, con una offerta che ne faccia cogliere, più che il significato storico e monumentale, la dimensione suggestiva e poetica. Tra musica, grandi narrazioni, rappresentazioni site-specific, l’edizione 2017 prevede otto serate di spettacoli e animazioni nei mesi di luglio e agosto, il giovedì. Ingresso unico 10 euro (gratuito fino a 14 anni).