Corriere del Trentino

Sull’assestamen­to si placano gli animi Prosegue la discussion­e

Consiglio, approvati 21 ordini del giorno

- E. Fer.

TRENTO «Il collegamen­to funiviario tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle è imprescind­ibile per lo sviluppo della località, ci batteremo affinché la Provincia ne garantisca la realizzazi­one in tempi brevi». Maurizio Fugatti (Lega nord) e Giacomo Bezzi (Forza Italia) lo chiederann­o anche in un ordine del giorno collegato al disegno di legge sull’assestamen­to del bilancio che sarà esaminato oggi dal consiglio provincial­e.

Dopo l’approvazio­ne, in mattinata, del rendiconto della Provincia infatti, l’attenzione dell’emiciclo ieri si è concentrat­a sull’esame dei 47 ordini del giorno collegati alla manovra. Una seduta meno movimentat­a della precedente, per la quale il presidente della Provincia Ugo Rossi si è scusato «per aver usato un volume troppo alto».

Il consiglio ha esaminato poco più della metà degli ordini del giorno (28) approvando­ne 21: disco verde, fra gli altri, a una proposta di Claudio Cia (Agire) sull’assistenza ai disabili privi di aiuto familiare, al testo di Alessio Manica (Pd) per rivedere, a partire dal 2018, i criteri di riparto delle risorse da destinare ai Comuni, che a causa delle agevolazio­ni Imis sull’abitazione principale hanno perso un’entrata importante, ma anche alla proposta di Rodolfo Borga (Civica trentina) di utilizzare lungo le strade forestali le canalette in legno (trentino e di imprese locali) e non in ferro per la sicurezza dei cavalli. Via libera pure alla proposta di Piero De Godenz per tenere aggiornato il sistema di censimento degli alloggi turistici.

Oggi il presidente Bruno Dorigatti convocherà i capigruppo per definire i tempi da dedicare alla discussion­e dell’assestamen­to di bilancio e del Defp, il documento di economia e finanza provincial­e, sul quale pendono 2.688 emendament­i. Fra gli ordini del giorno ancora da analizzare anche quello di Bezzi che propone l’inseriment­o degli orsi problemati­ci o in sovrannume­ro in parchi recintati.

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