«È giusto che la Provincia si faccia carico della società»
Franca Penasa: «Chi critica le funivie deve prendere atto che è in corso un’asta al rilancio»
TRENTO «Chi ha parlato male della società in questi anni deve prendere atto che è in corso un’asta al rilancio per accaparrarsela». Franca Penasa non ha dubbi sulla bontà della partecipazione pubblica all’asta. L’ex consigliera provinciale, oggi amministratrice nel Comune di Rabbi, ha fatto anche parte del consiglio d’amministrazione della Funivie Folgarida Marilleva Spa, dove è entrata nel 2005, e ricorda la «grande visione» che fu all’origine della nascita della società.
Consigliera, cosa pensa della partecipazione della Provincia all’asta?
«Non capisco tutti coloro che di fronte a una società profondamente e assolutamente interconnessa con il territorio sostengono che la Provincia non debba fare l’imprenditore mentre in altri casi, come quando si ha a che fare con aziende che fabbricano gomme, sì».
Cosa non ha funzionato in Val di Sole?
«Ricordo che quando l’attività sciistica iniziò a crescere con un profilo industriale, l’allora presidente della Provincia di Bolzano Silvius Magnag0 si era fatto carico di fornire ai Comuni gli strumenti finanziari necessari per diventare i primi attori di un’attività imprenditoriale che stava crescendo. Fu un’operazione encomiabile. Qui non fu possibile fare altrettanto per vari motivi, ma ritengo importante che adesso il presidente Rossi voglia farsi carico della situazione e mantenere una regia forte in quell’area del Trentino».
Chi si aggiudicherà l’asta dovrà però anche farsi carico dei debiti della società. Non è un peso eccessivo?
«È una grande società, resa tale da un imprenditore visionario come Ernesto Bertoldi. E anche l’operazione su Aeroterminal non è stata un’avventura ma un’azione fondata su un’idea di sviluppo del turismo. Chi ha parlato male della società deve prendere atto che adesso è in corso una gara al rialzo per accaparrarsela. Ricordo infine che il turismo, con l’agricoltura, rappresenta anche uno degli assi economici per mantenere la popolazione nelle zone di montagna».