«Two minuettos»
L’evento Concerto speciale domani al rifugio Scotoni con Fresu e Caine Il trombettista: «La scaletta è varia, da Bach a Lauzi e poi repertorio libero»
Il 2 agosto in Alta Badia si terrà un concerto eccezionale. Eccezionale perché luogo e orario sono insoliti e perché i protagonisti e lo scenario sono straordinari. Alle 14.30, nel prato del rifugio Scotoni (Parco Naturale FanesSennes-Braies), si terrà, infatti, «La musica incontra le Dolomiti» concerto di Paolo Fresu e Uri Caine.
Il sessantunenne pianista statunitense e il cinquantaseienne trombettista sardo si esibiscono insieme da circa un decennio e, a febbraio scorso, hanno pubblicato il loro ultimo lavoro Two minuettos, un album che veleggia tra musica barocca, jazz e popolare.
Il repertorio da cui pescare è, quindi, di notevoli dimensioni, ma sull’«eccezionale» concerto che si terrà domani pomeriggio al rifugio Scotoni ci racconta tutto lo stesso Fresu: «La scaletta sarà composta al 70% dai brani di Two Minuettos, quindi Bach, Mahler, Barbara Strozzi, Almeno tu
nell’universo di Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio e vecchie cose jazz. Per il resto spazio al vecchio repertorio, non dimenticando che siamo un duo molto libero e che, principalmente, suoniamo le nostre passioni». Per un assiduo frequentatore
dei “Suoni delle Dolomiti” suonare all’aperto sotto le montagne non sarà un problema.
«No, anzi, credo che lo scenario dolomitico crei atmosfere molto particolari. Perché il pubblico si pone all’ascolto in maniera diversa e questo influenza anche il musicista generando sensazioni straordinarie. Serve uno sforzo reciproco, ma credo ne valga la pena. L’esperienza dei “Suoni” mi ha spinto a organizzare concerti all’aperto in scenari suggestivi, anche se molto diversi, per il festival che jazz che
organizzo in Sardegna, a Berchidda, mio luogo di nascita». Suonare all’aperto non penalizza l’ascolto?
«Arturo Toscanini diceva che all’aperto si gioca a bocce, ma i tempi sono cambiati. Oggi si possono utilizzare impianti molto sofisticati che permettono di rendere il suono come in una sala al chiuso. Ovviamente dipende anche dalla quantità di pubblico, a volte l’amplificazione non serve. Credo anche che occorra rispettare il luogo che ci ospita, ma io sono un assiduo frequentatore della Val Badia, la
conosco bene perché ci ho passato molte vacanze, in inverno e in estate». Vacanze meritate, visto il numero di concerti...
«In effetti i tour sono molto impegnativi, il 29 luglio ero in concerto a Saint Moritz con Galliano e Lundgren, il 30 a Pietrelcina (Benevento), il 31 a Noto, in Sicilia e il 2 in Alta Badia con Uri Caine. Poi lascerò le montagne per il mare, il 5 sarò in Liguria, a Cervo con il Devil Quartet. A volte non è facile, si è sempre in viaggio, ma se uno ama quello che fa le difficoltà sono alleviate. Poi suonare è una valvola di sfogo e anche dopo una giornata passata in viaggio, la sera prevale la voglia di scambiarci musica».
Per chiudere, le fondamentali istruzioni per raggiungere il luogo del concerto. Il rifugio Scotoni è raggiungibile esclusivamente a piedi, grazie ad una passeggiata di 45 minuti, sul sentiero numero 20, partendo dal Rifugio Capanna Alpina, oppure partendo dal Rifugio Lagazuoi, raggiungibile in funivia dal Passo Falzarego, seguendo sempre il sentiero numero 20, in discesa per un’ora e mezza. Informazioni: 0471 847037 .