Lazzari: «Le sfide? Nuovi impianti e turismo estivo»
Il presidente di Dolomiti Superski: «Fatturato a 300 milioni e indotto dieci volte superiore»
TRENTO Fiducia confermata al consiglio di amministrazione del Dolomiti Superski per il triennio 2017-2020. I rappresentanti delle valli consorziate hanno confermato il cda uscente, composto dal presidente Sandro Lazzari, dal vice Andy Varallo (Alta Badia), entrambi al quarto mandato, e dagli altri tre membri Paolo Cappadozzi (Val Gardena-Alpe di Siusi), Siegfried Pichler (Val di FiemmeObereggen) e Sergio Prà (Civetta).
«La conferma del cda indica la volontà di proseguire nella realizzazione dei nostri programmi» spiega il numero uno del cda, il quale ricorda poi che «sono attualmente in corso i lavori per rinnovare la nuova cabinovia Piz Seteur, a Plan de Gralba, con un percorso nuovo e la presenza di una nuova stazione intermedia, e la cabinovia Ciampac ad Alba di Canazei, in Val di Fassa» mentre altri aggiornamenti «diffusi tra le 12 zone sciistiche, riguardano gli impianti di innevamento». Di fronte ai profondi cambiamenti che sta vivendo il settore, Lazzari spiega che «non si può negare ci sia un riscaldamento in atto, ma nemmeno si può affermare che esso sarà così rapido, o irreversibile, da impedirci di poter continuare a sciare» e per il prossimo futuro il presidente spiega che «gli impianti di innevamento continueranno a garantire il lavoro del Dolomiti Superski, che fattura circa 300 milioni, e di tutto l’indotto, che ha un giro d’affari dieci volte superiore». «Il bilancio idrico non è negativo» conclude Lazzari: «Noi l’acqua la trasformiamo in neve che poi in primavera si scioglie e torna in natura».
Interventi In corso i lavori sulle cabinovie Piz Seteur a Plan de Gralba e Ciampac ad Alba