Appiano, alla ricerca del diavolo
Si racconta che un diavolo si aggirasse per le campagne e i boschi di Appiano... e questa passeggiata va proprio a scoprire dove si nascondeva! Vi portate verso gli impianti sportivi di San Michele di Appiano da dove parte il sentiero Gleifkirche con direzione la chiesa sul monte Calvario, inconfondibile per i due campanili a cupola (35 minuti): ad accompagnarvi sono le bianche cappelle della Via Crucis segnate da sculture lignee dipinte.
Giunti in cima il panorama si apre fin oltre Bolzano, l’altopiano del Renon e la catena porfirica del Lagorai in un susseguirsi di paesaggi costellati da ordinati vigneti. Dietro alla chiesa consacrata alla Madonna Addolorata (1716), vedete una grande roccia montonata che la leggenda vuole essere la «poltrona» da dove il diavolo adescava le ragazze che se ne andavano in giro da sole all’imbrunire. Tutto il monte, in realtà, è un biotopo (Gleifhügel), protetto per le sue valenze ambientali e culturali (castelliere). Continuate ora in discesa su strada sterrata tra i vigneti — zona rinomata per il vino, Strada del vino — per giungere in breve a Castel Moss, una dimora nobiliare fortificata nota anche col nome di Schulthaus, dalla famiglia che lo possedette tra il XVII e il XIX secolo (privato, Fondazione Walter Amonn, in parte adibito a museo, telefono: 0471 660139). L’itinerario prosegue su asfalto a destra per Steinegger e, giunti all’omonima gasthaus esistente dal 1669 (30 minuti), piegate a sinistra nel bosco seguendo l’indicazione 7A per le «buche di ghiaccio» (30 minuti). Sarete sorpresi dalla temperatura improvvisamente fredda che esce dai grossi massi che si mescolano a una vegetazione alpina: uno straordinario spettacolo della natura.
Per il rientro si torna sui propri passi fino al bivio per Obere Gad, che si raggiunge in discesa nel bosco sempre sul 7A; da qui di nuovo a San Michele di Appiano (45 minuti).