Morto il pastore colpito dall’amico Emorragia fatale
Ora il collega risponderà di omicidio preterintenzionale
La corsa in ospedale di martedì non è stata sufficiente per salvare Stelien Codranu, il pastore romeno coinvolto in una lite con un connazionale lunedì sera. L’emorragia interna gli è stata fatale. Predisposta l’autopsia sul corpo della vittima.
TRENTO Le condizioni di Stelien Codranum, 45 anni, pastore in una malga di Brentonico, erano apparse subito molto gravi già martedì mattina, quando l’uomo è stato ritrovato semi incosciente dai soccorsi a causa dei colpi subìti dopo una violenta lite avvenuta la sera prima con il suo socio. Trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento d’urgenza con l’elicottero con un trauma cranico gravissimo, ieri, a causa di un’emorragia interna troppo estesa, l’uomo, romeno ma con domicilio a Brentonico, è deceduto. Sul corpo il pubblico ministero di Rovereto Fabrizio de Angelis ha disposto l’autopsia, e la Procura probabilmente cambierà il capo di imputazione a carico dell’amico da lesioni gravissime a omicidio preterintenzionale. L’arma del delitto, un attrezzo agricolo che l’aggressore avrebbe scagliato con violenza contro Codranum al termine di una serata ad alto tasso alcolico, potrebbe essere una zappa. Il caso ora passerà nelle mani dei carabinieri del nucleo investigativo di Trento, che potrebbe decidere di disporre un’eventuale misura di sicurezza cautelare nei confronti del socio. Rimangono ancora molti i dubbi riguardo alla dinamica dell’omicidio, perché non sono stati trovati testimoni dell’accaduto (malga Susine, dove vivevano i due, si trova in una zona abbastanza isolata, in località Polsa) e l’unica voce sentita dai carabinieri è quella del connazionale della vittima, dipendente come lui di un’azienda agricola veneta che aveva in gestione la malga dal 2015. I gestori li hanno descritti come integrati e ottimi lavoratori. L’aggressore ha raccontato agli inquirenti di aver colpito Codranum dopo una lite degenerata in fretta a causa, forse, del troppo alcol assunto durante la serata. Alla fine dello scontro, però, i due si sarebbero riappacificati e sono andati a dormire. Martedì mattina Codranum aveva accusato un forte mal di testa e aveva preferito rimanere a letto invece che uscire per il lavoro quotidiano. Al rientro il socio ha fatto la scoperta: Codranum era riverso sul pavimento che vomitava, in stato di semi incoscienza. L’amico ha chiamato subito il 118, ma il trauma subìto si sarebbe poi rivelato fatale.