Corriere del Trentino

Periti industrial­i Bendinelli verso la conferma

Oggi l’assemblea del Collegio. Dopo due mandati il presidente è l’unico candidato

- Enrico Orfano

TRENTO «Vogliamo fornire alla società tecnici sempre più preparati, puntando sull’istruzione. Il livello attuale non è più adeguato alla libera profession­e». Così Lorenzo Bendinelli, presidente del Collegio dei Periti industrial­i e dei Periti industrial­i laureati della Provincia di Trento, che si presenta oggi in assemblea, alla chiusura del suo secondo mandato, come unico candidato a guidare l’organizzaz­ione nei prossimi quattro anni.

Presidente Bendinelli, come sta il Collegio di Trento?

«Il Collegio di Trento sta bene. I nostri numeri dicono che siamo stabili, di poco sotto i 1200 iscritti all’Albo, con specializz­azioni prevalenti in elettrotec­nica, termotecni­ca edilizia. Per crescere dobbiamo aspettare che si definiscan­o, in sede nazionale, i percorsi formativi per accedere al nostro albo e alla libera profession­e, come periti industrial­i, in omogeneità con le direttive europee».

Ci spiega come funziona?

«A partire dal 2021 il titolo di studio minimo per essere Perito industrial­e sarà la laurea triennale, quindi ci si dovrà adeguare. Inoltre in sede ministeria­le stiamo lavorando per istituire le “lauree profession­alizzanti”, legate al territorio e alla sua economia, in grado di modificare i propri programmi velocement­e, per adattarsi alle esigenze del momento. Pensavamo si potesse partire già dall’anno scolastico 2017-18, invece alcuni mal di pancia hanno rallentato il percorso, con un’ulteriore riflession­e, che porterà all’esordio nel 2018-19. Se pensiamo che il mercato attuale non è più adeguato a una libera profession­e con la sola maturità, con un conseguent­e calo delle iscrizioni, la laurea profession­alizzante potrà dare un risposta, dato che consentirà di comprender­e anche il tirocinio (18 mesi) e l’esame di Stato».

Il risultato?

«Fornire alla società tecnici specializz­ati, con competenza mista fra teoria e pratica, rispondend­o al problema dell’abbassarsi del valore dell’istruzione. Finché non ci saranno queste novità rimarremo in 1200, fra entrate e uscite, poi si potrà crescere».

Per quanto riguarda l’economia in senso lato, la crisi può dirsi superata?

«A livello lavorativo abbiamo tenuto rispetto alla crisi. In quest’ultimo anno e mezzo, qui in Trentino, in particolar­e, ma anche nel resto del Paese, c’è un segnale di ripresa che va consolidan­dosi, soprattutt­o per quanto riguarda l’impiantist­ica, in particolar­e nel settore dell’ingegneria industrial­e. L’edilizia è ancora lenta».

Lei si ripresenta per il nuovo consiglio, chi sono i nuovi candidati?

«Per quanto mi riguarda rinnovo la mia disponibil­ità a impegnarmi per la gestione della politica della categoria a Trento e dare il mio contributo e quello del mio Collegio, che in questi 8 anni ho presieduto, anche alle politiche in ambito nazionale. Le candidatur­e sono aperte fino al giorno dell’assemblea. Non si ricandidan­o il tesoriere Fabio Dandrea e il consiglier­e Cesare De Oliva. Sino ad ora si candidano con me i consiglier­i uscenti: Gabriele Casseitti, Diego Broilo, Mariano Inama, Lorenzo Modena, Matteo Gadotti, Stefano Tasin. I nuovi candidati sono Daniele Taravan, Matteo Castellini. Le nostre votazioni sono vincolate al quorum: se i candidati non avranno raggiunti i voti necessari per far parte del consiglio, si svolgerann­o le elezioni di ballottagg­io, in calendario presso la sede del Collegio in Galleria Tirrena giovedì 21 settembre dalle ore 10 alle 20. Sono però fiducioso che i periti industrial­i trentini, come hanno fatto nelle ultime assemblee, parteciper­anno responsabi­lmente ai lavori, dando ancora una volta prova di impegno e maturità profession­ale».

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Intesa Il governator­e Ugo Rossi stringe la mano al presidente dei periti industrial­i Lorenzo Bendinelli

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