Tensione fra Andreatta e Rossi
Sindaco contro governatore: «Questioni politiche ancora irrisolte»
TRENTO Ugo Rossi attacca, Alessandro Andreatta risponde. Non sono piaciute al primo cittadino di Trento le esternazioni del governatore comparse sul quotidiano Trentino. In sintesi: il Comune capoluogo non fa mai un bilancio giusto, non spende soldi che poi deve restituire, approva il bilancio a dicembre quando la Provincia non ha le risorse esatte della manovra finanziaria e non comunica con il presidente.
«Dichiarazioni a dir poco sorprendenti» secondo il sindaco di Trento: «Abbiamo sempre rispettato il patto di stabilità e gli equilibri di bilancio — scrive Andreatta in una nota infuocata — crediamo sia meglio trovarci nel corso dell’anno con qualche risorsa da investire piuttosto che con un buco». Capitolo spese: «Non è vero che restituiamo soldi, se non per quanto riguarda il trasporto pubblico e non dipende da noi». I risparmi di spesa del 2,6% che mediamente accumula il Comune, fa sapere Andreatta, vengono trasferiti sugli investimenti.
«È la norma — sottolinea poi il sindaco — a prevedere che il consiglio comunale approvi la manovra entro il 31 dicembre. Finché non si cambia l’ordinamento, noi ci atteniamo ai principi della buona amministrazione».
Infine, al presidente Rossi che ricorda che il taglio di un milione di euro sui trasferimenti dal fondo di perequazione era cosa nota, replica dicendo che sì, proprio su queste cifre uffici e assessore competente da tempo dialogano con la Provincia: «Dunque il telefono è stato alzato più volte».
«Criticare il nostro bilancio non aiuta a confrontarsi su una questione politica che da tempo attende risposte» conclude infine Andreatta, riferendosi alla sua richiesta, esplicitata anche sul Corriere del Trentino del 30 agosto, che la Provincia tenga conto dei servizi di valenza provinciale che offre la città di Trento, come l’accoglienza.