Corriere del Trentino

Alzheimer, in Trentino dai 6.000 agli 8.000 casi Ambrosi: fondamenta­le il ruolo dei familiari

- di Cecilia Mussi

TRENTO Non una sola giornata, ma un mese intero dedicato all’Alzheimer. A partire da domenica 17 settembre la città si animerà, come succede ormai da diversi anni, di eventi e incontri incentrati sul tema della più comune patologia di demenza che oggi colpisce una persona su otto dopo i 65 anni e 2,5 negli over 85enni.

«In Trentino i dati dicono che abbiamo tra i 6 e gli 8 mila malati — ha dichiarato la presidente di Alzheimer Trento Onlus, Luciana Ambrosi — in tutto il mondo ne sono stati registrati 45 milioni di casi. Con l’innalzamen­to dell’età media, purtroppo questi numeri in futuro si dovranno ritoccare in rialzo«. Cure per la malattia ancora non ne sono state trovate, ma grazie alle associazio­ni e al sostegno delle istituzion­i, le famiglie che devono prendersi cura di un parente affetto da Alzheimer trovano aiuti da più parti.

«Come comune di Trento ci impegniamo a promuovere iniziative per informare e prevenire la patologia non solo durante questo mese, ma nell’arco di tutto l’anno — ha commentato Maria Chiara Franzoia, assessora alle politiche sociali – L’obiettivo è eliminare lo stigma che ancora c’è intorno ai malati e alle famiglie, che spesso devono ricevere loro stesse sostegno psicologic­o per gestire chi soffre».

Il Comune prevede corsi per le badanti, per i volontari, supporto domiciliar­e e psicologic­o. Le manifestaz­ioni previste per questo mese, per cui è stato scelto ancora lo slogan «Ricordati di me» lanciato nel 2014, vanno dal test gratuito per la memoria, da effettuars­i domenica 17 al Centro servizi anziani di via Belenzani (a partire dalle ore 10), a una camminata per la città prevista per la domenica successiva (partenza da Piazza Venezia alle ore 9.30). Il 21 settembre sarà la data più importante, perché in tutto il mondo si celebra la giornata internazio­nale dell’Alzheimer. Nella sala conferenze di Fondazione Caritro ci sarà un incontro dal titolo “Le modificazi­oni sensoriali nella malattia di Alzheimer”, con la partecipaz­ione del direttore centro disturbi comportame­ntali e demenze, la dottoressa Alessandra Lombardi, e il referente Uisp Andrea D’Andreatta. Al parco delle Albere, inoltre, per tutto il mese si potrà vedere la mostra itinerante «Camminando nel cervello» ideata dall’Associazio­ne Rencureme. Ci saranno anche eventi fuori dal centro, come a Povo, dove questa sera al centro polifunzio­nale della casa di riposo verrà proiettato il film Still Alice, incentrato proprio sul tema dell’Alzheimer. La pellicola sarà poi riproposta venerdì 22 al centro anziani del capoluogo. «Nel film si capiscono bene tutte le problemati­che che attraversa­no non solo il paziente ma le famiglie — è intervenut­o Renzo Carrozzini, psicoterap­euta ed ex presidente di Alzheimer Trento Onlus — La malattia è infatti lunga, costosa e psicologic­amente pesante da sostenere. Possono passare più di 10 anni in cui queste persone vivono un vero e proprio dramma».

Tutte gli eventi sono organizzat­i dall’associazio­ne Alzheimer Trento Onlus, che dal 1998 si occupa di fornire supporto alle famiglie delle persone affette dalla patologia attraverso lo sviluppo di servizi adeguati, la promozione di ricerca scientific­a e la diffusione di informazio­ni per la sensibiliz­zazione dell’opinione pubblica. Una realtà che sta facendo molto per la comunità anche se, come denuncia il dottor Renzo Dori, presidente della Rsa di Povo: «I volontari e le risorse economiche a loro disposizio­ni sono pochi. In Italia si sta formando una rete di associazio­ni e questo è confortant­e. Ma la speranza è che il prossimo anno ci si ritrovi non più a parlare dell’importanza di ricordare questa patologia, ma con delle buone notizie sulle cure». Ogni anno nel mondo si registrano 150 mila casi di demenza, in Italia si stima che siano circa un milione le persone affette, di cui circa 600 mila con l’Alzheimer.

Franzoia Promuoviam­o iniziative durante tutto l’anno Importante informare per prevenire Dori La speranza è trovarsi il prossimo anno a parlare di buone notizie sulle cure per la patologia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy