Corriere del Trentino

Zandonai, gestione a Jan Novák e Ala

Scuola musicale: decisione del Comune di Rovereto. Il Cdm contesta

- Martina Dei Cas

ROVERETO La scuola musicale Zandonai riapre i battenti, ma non senza polemiche: la scelta del Comune di affidare la didattica alle scuole musicali Jan Novak di Villa Lagarina e Opera Prima di Ala, salutata dal sindaco Francesco Valduga come «un modello di gestione aperto e sperimenta­le, che rafforza la relazione tra Rovereto e il territorio che la circonda», è stata infatti contestata dal Centro Didattico Musica Teatro Danza (Cdm), che avrebbe preferito una gara pubblica. «Per una questione di trasparenz­a» spiega l’avvocato del Cdm Maria Cristina Osele, che proprio ieri mattina, già pronta a dibattere sul punto al Tar di Trento, scopriva che il comune di Rovereto aveva revocato il provvedime­nto, emanato a luglio, sostituend­olo con una nuova delibera datata venerdì 8 settembre, «ma — afferma Osele — resa nota solo mercoledì 13, proprio la notte prima dell’udienza al Tar che infatti, visto il ritardo e le circostanz­e poco chiare, ha condannato il Comune a sostenere le spese della fase cautelare del procedimen­to da noi intentato».

«Il Cdm non è stato escluso, ma si è autoesclus­o dalla convenzion­e, perché noi abbiamo cercato di coinvolger­lo fin dall’inizio» dichiara invece il dirigente generale del comune Mauro Amadori, che spiega come la gestione esterna della Civica Zandonai, avviata nel 2008, sia stata rivista a partire dal febbraio 2016, quando la scuola stessa è stata definita dal protocollo d’intesa tra la Provincia e Rovereto «un asset strategico per il rilancio socioecono­mico-culturale della città». «Di concerto con la Provincia — continua — sono state studiate diverse soluzioni, tra cui la costituzio­ne di una fondazione a partecipaz­ione maggiorita­ria pubblica, l’affido all’Azienda multiservi­zi di Rovereto e la gestione diretta». «Questo modello di gestione — conclude l’assessore provincial­e alla cultura Tiziano Mellarini — consente alla Civica Zandonai di mantenere il sostegno finanziari­o provincial­e e continuare a svolgere il suo lavoro, facendo sistema con gli altri enti lagarini».

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