Cantieri, formazione, aiuti selettivi Sindacati e imprese chiamano Rossi
Meno tasse, erogazioni mirate, opere pubbliche e stimoli all’istruzione
Inizia il pressing sul governatore Ugo Rossi in vista della costruzione della manovra finanziaria. Meno tasse, erogazioni più mirate, opere pubbliche, stimoli all’istruzione: sono queste alcune richieste che arrivano dalle categorie economiche e dalle organizzazioni sindacali.
TRENTO Risolvere i problemi di oggi e definire le linee di sviluppo per il domani. La manovra finanziaria ha un doppio compito, impegnativo e delicato, che realizza allocando le risorse pubbliche.
L’intervento più importante della Provincia quest’anno avrà un peso ancora maggiore, rappresentando l’ultima manovra finanziaria dell’esecutivo guidato da Ugo Rossi prima delle elezioni che rinnoveranno la giunta e il Consiglio.
I segnali di ripresa del tessuto economico trentino sono molto variabili, più evidenti per alcuni settori e meno per altri. Generalmente si può dire che il segno positivo prevalga, ma gli imprenditori attendono di avere segnali più concreti e stabili per sorridere apertamente. È proprio questa cautela che li spinge a chiedere alla giunta di sostenere concretamente i timidi segnali di ripresa. Un aiuto che si può realizzare seguendo due strade: la prima è quella dei contributi diretti, la seconda degli aiuti indiretti.
Con risorse pubbliche calanti, tuttavia, per ottenere dei soldi da Piazza Dante bisogna prevedere di offrire in cambio delle garanzie. Criteri di selezione che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, con la nuova manovra dovranno essere ancora più stringenti in modo che i denari vengano assegnati a chi produce ricadute tangibili sul territorio: assunzioni, stabilizzazioni, ricchezza distribuita.
Ma i contributi possono essere anche indiretti. Continuare con le agevolazioni Irpef e Imis, intervenire sulla legge provinciale 6 che definisce gli incentivi alle imprese, agevolare l’accesso al credito: queste le richieste che provengono dal mondo imprenditoriale su questo fronte. Allo stesso tempo le attività economiche possono essere sostenute con investimenti per la realizzazione di opere pubbliche come collegamenti viari, adeguamenti tecnologici, potenziamento di mezzi e strutture turistiche. Ed è proprio ciò che evidenziano, in particolare, gli industriali.
Le risorse allocate con la manovra finanziaria devono necessariamente gettare le basi anche per lo sviluppo a lungo termine dell’intero territorio. In questo caso, se possibile, la nebbia si fa ancora più fitta perché prevedere il futuro in un mondo che cambia molto rapidamente è cosa da illuminati. C’è chi prova così a definire delle certezze, ponendo tra di esse la formazione dei più giovani ma anche di chi è già inserito nel mondo del lavoro.
C’è infine una fetta importante di popolazione, crescente secondo le stime, che necessiterà di attenzioni sempre maggiori: gli anziani. La riforma del welfare è stata avviata e, chiedono molti, ora si compia.